martedì, 17 settembre 2024
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Tutela degli edifici storici, a Treviso approvati nuovi vincoli

L'opposizione teme che non tutte le architetture che necessitano di protezione siano inserite nella lista stilata dalla Regione e chiede chiarezza sulle linee di indirizzo

Sono state approvate dalla Giunta comunale le linee di indirizzo per la redazione della variante al Piano degli interventi relativa alla tutela di edifici, manufatti e aree di valore ambientale, architettonico, culturale, storico e artistico situati nel territorio comunale di Treviso.  L’obiettivo è quello di rafforzare le specifiche tutele relative a immobili - fra questi le architetture del ‘900 - e aree particolarmente significative, ma anche di promuovere ulteriormente la rigenerazione rimuovendo gli ostacoli agli interventi per il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica.

Sulla base dei nuovi indirizzi per la redazione della variante al Piano degli interventi in ambito di tutela degli edifici, le architetture meritevoli segnalate dalla Regione Veneto nel Piano territoriale di coordinamento (Ptrc) verranno assoggettate a un vincolo di tutela secondo un nuovo grado di protezione. Tale limite potrà essere superato solo a seguito di una precisa documentazione di indagine storica e documentale e a fronte di un progetto di rigenerazione, approvato dal Consiglio comunale, così come avviene per i declassamenti di grado di protezione o per gli interventi in deroga.

Le nuove linee di indirizzo prevedono inoltre di rafforzare le specifiche tutele relative ad aree particolarmente significative (ad esempio la Città Giardino) al fine di tutelarne le caratteristiche e di mantenere la riconoscibilità del contesto.

In zona agricola, invece, viene prevista la possibilità di adottare soluzioni architettoniche o progettuali anche contemporanee purché a seguito di una progettazione attenta, innovativa e di qualità specificatamente documentata e in equilibrio con il territorio, corredata da una descrizione del progetto e dei riferimenti culturali adottati.

“Bene il vincolo sugli edifici del Novecento - ha commentato il consigliere di Coalizione Civica Luigi Calesso -, ma la lista del Ptrc non è completa. Non sono presenti alcuni edifici (purtroppo) già abbattuti per lasciare spazio alle nuove edificazioni consentite dal «Piano casa» della Regione (come per esempio l’ex acetificio di viale Montegrappa). C’è da chiedersi quali altri edifici di interesse architettonico possano risultare esclusi e, quindi, saranno privi di tutela anche dopo che gli immobili inseriti nell’elenco verranno «vincolati». Per quanto riguarda, inoltre, i margini di discrezionalità che la delibera della giunta sembrerebbe lasciare agli organi amministrativi mi pare che dovrebbe esserci qualche elemento di «certezza» in più rispetto al regime vincolistico”.

Aggiunge Calesso: “Spero che si risolva positivamente la questione dell’ex-tipografia Zoppelli in via Panciera, inserita nell’elenco del Ptrc, ma rispetto a cui è già stato approvato un progetto che prevede anche lo stravolgimento della facciata che ne costituisce la testimonianza architettonica di maggior valore. Ho, invece, perso le speranze in una revisione del progetto di edificazione in via Cattaneo che prevede la realizzazione di due condomini di svariati piani di altezza a poche decine di metri dalle «case dei ferrovieri» della vicinissima via XV Luglio”.

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