martedì, 17 settembre 2024
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Treviso: prevenzione e più sicurezza

“Le ordinanze hanno il primo obiettivo di prevenire la piaga delle dipendenze da alcol e droga. Siamo contrari ai presidi fissi nell’area" – spiega il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Treviso Roberto Grigoletto, presentando i provvedimenti decisi dopo i fatti accaduti a S. Andrea e Porta Altinia

Risse, alcol e degrado nei parchi e nei giardini pubblici cittadini. La destra incalza e la Giunta preme l’acceleratore sul tema sicurezza.
Dopo le recenti segnalazioni per cui sarebbero state trovate delle siringhe nel parco di largo porta Altinia, vicino alla stazione, e in quello nei pressi della Madonnina e le risse ai giardini di sant’Andrea, l’Amministrazione ha varato alcuni provvedimenti d’urgenza che si uniscono alle deliberazioni uscite dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza riunitosi la scorsa settimana.
In quell’occasione il prefetto Laura Lega ha dato il via libera per la creazione di una squadra composta da polizia e vigili urbani che avrà il compito di monitorare le zone più calde della città. La task force è già operativa e ha prodotto i primi risultati: durante un controllo di una ventina di persone due sono state denunciate per inosservanza del foglio di via obbligatorio; sono stati inoltre scoperti e sequestrati 100 grammi di hashish.
Nel frattempo il comune ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente per limitare la vendita di alcolici nel supermercato Pam di via Zorzetto nella zona del parco sant’Andrea: dalle 14.30 non è più possibile acquistare alcolici se non all’interno di una spesa varia almeno di uguale valore rispetto agli alcolici desiderati.
Il provvedimento, che va a braccetto con l’ordinanza anti alcol emanata qualche anno fa, durerà sei mesi, ha natura sperimentale e andrà di pari passo con il monitoraggio della situazione per comprendere se ci saranno eventuali spostamenti in altre aree della città.
“Le ordinanze hanno il primo obiettivo di prevenire la piaga delle dipendenze da alcol e droga. Siamo contrari ai presidi fissi nell’area – spiega il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Treviso Roberto Grigoletto – poiché se mettiamo tutto il personale a controllare una zona i frequentatori dell’area si sposteranno in un’altra non controllata, un presidio mobile è più proficuo. In questi giorni i vigili stanno eseguendo controlli e monitoraggio della situazione anche fuori dal Pam. Ho incontrato già nella giornata di venerdì il direttore del supermercato Pam, Massimo Spresian. Il confronto è stato l’occasione per confermare l’impegno da parte sia del Comune che del supermercato Pam a lavorare per contrastare insieme fenomeni di degrado che vanno a svantaggio di tutti, cittadini, residenti e operatori economici”.
“Da parte nostra la disponibilità a collaborare con il Comune di Treviso è piena – dichiara il direttore della Pam della filiale di via Zorzetto Massimo Spresian –. Certo, l’impegno richiestoci è notevole, ma ci impegniamo a essere parte attiva in questo percorso di contrasto al degrado intrapreso dall’Amministrazione comunale. L’assessore ci ha assicurato che la misura sarà intanto sperimentale e temporanea. Dunque dopo il periodo di prova ci ritroveremo per valutarne gli effetti da parte di entrambe le parti”.
Inoltre è stato raggiunto un accordo con i volontari dell’associazione Radio Club e con i mediatori linguistici di Nova Marghera Facility, la srl che gestisce la caserma Serena dove vengono ospitati i richiedenti asilo, affinché dei volontari girino per i parchi educando eventuali rifugiati o richiedenti asilo sulle norme da rispettare.
Per la zona della Madonnina, dietro alle Stiore, invece è prevista una riunione con una rappresentanza dei residenti del residence per il 24 luglio, durante la quale il vicesindaco proporrà un progetto di controllo di vicinato con la possibilità di estendere anche all’area il divieto di consumo di alcolici.
“Naturalmente nei parchi e nei giardini pubblici non ci sono solo richiedenti asilo – ha concluso Grigoletto –, ma anche giovani che vengono dal nostro comune e da quelli limitrofi. Il nostro scopo con queste misure è quello di combattere la piaga sociale dell’abuso di sostanze alcoliche e attraverso questo ottenere maggiore tranquillità e sicurezza nelle aree. Fino all’anno scorso avevamo avviato con l’Ulss il progetto «Canto e ballo senza sballo», che permetteva di avvicinare i giovani nei parchi cittadini e di fare educazione sull’abuso di alcol e droghe, ma quest’anno è stato tagliato; ci dispiace e lo abbiamo anche fatto presente al direttore Francesco Benazzi”.
Manuela Mazzariol

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