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Treviso, Cittadella della salute: sabato la posa della prima pietra

Il progetto giunto al via, prevede la realizzazione del nuovo ospedale: una vera Cittadella ricavata dalla costruzione di nuovi edifici, la realizzazione di un’ampia fascia a verde lungo il fiume Sile, la demolizione degli edifici più vecchi e non più funzionali, la ristrutturazione e la riconversione di alcuni edifici in buono stato di conservazione.

Sabato prossimo 17 giugno, alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, sarà posata la prima pietra della Cittadella della Salute. Il Governatore sarà accolto dal Direttore generale Francesco Benazzi. L’evento si terrà alle 11.30 nel prato dell’area del Ca’ Foncello, verso la tangenziale, compreso tra l’ospedale attuale e l’area  tecnologica.

Il progetto giunto al via, prevede la realizzazione del nuovo ospedale: una vera Cittadella ricavata dalla costruzione di nuovi edifici, la realizzazione di un’ampia fascia a verde lungo il fiume Sile, la demolizione degli edifici più vecchi e non più funzionali, la ristrutturazione e la riconversione di alcuni edifici in buono stato di conservazione. Il risultato finale sarà un moderno centro ospedaliero ad elevata specializzazione e tecnologia, all’altezza del punto di riferimento che rappresenta a livello provinciale e regionale.

Manildo: Distretto in centro, battaglia vinta

“Questo matrimonio s’ha da fare per il bene dei trevigiani e più in generale dei veneti”. A parlare è Giovanni Manildo, sindaco della città di Treviso, che sabato sarà presente alla posa della prima pietra del Ca’ Foncello rinnovato in una veste di garanzia, quasi da testimone di nozze.
“Il Comune di Treviso in questa vicenda svolge un ruolo di garanzia nel rapporto tra la Regione e l’Ulss da un lato e i soggetti privati dall’altro – dichiara Manildo - Prioritarie per il Comune sono l’attenzione alla tutela dei cittadini, l’attenzione a che lo scambio di promesse sia mantenuto, Faremo i cani da guardia perché la piattaforma di accordi venga rispettata e tutto proceda nei tempi determinati. Non bisogna abbassare l’attenzione dopo la posa della prima pietra che è un punto di partenza e non un punto di arrivo. Questa posa diventi un impegno preso con i trevigiani e non uno spot da campagna elettorale".
Manildo pensa alla battaglia (vinta) e condotta dall’amministrazione per il mantenimento dei servizi in centro: “Siamo soddisfatti che il progetto, approvato dalla commissione Via, preveda il riammodernamento e la riorganizzazione del Ca’ Foncello e non lo spostamento del distretto e dei servizi di Borgo Cavalli. Spostamento che avrebbe creato disagi ai cittadini e svuotato il centro di funzioni in città. Siamo convinti che la riorganizzazione delle sale operatorie, il rinnovamento delle strutture ospedaliere siano non solo necessarie – sottolinea il sindaco - ma anche doverose per mantenere elevato il livello dei servizi. Ricordiamo sempre però che al centro del nostro sistema sanitario ci sono soprattutto i professionisti e le scelte condivise con il territorio: motivo per cui abbiamo alzato l'attenzione assieme al mondo del sociale su una riforma che centralizza le scelte e desta qualche preoccupazione mettendo in discussione l’integrazione socio-sanitaria”.

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