martedì, 19 novembre 2024
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Sospeso il servizio del Tribunale per i diritti del malato: "Ma non lasceremo solo nessuno"

"Certo, in queste settimane i nostri sportelli sono chiusi fisicamente al pubblico, ma vorremmo che i cittadini sapessero che noi continuiamo a rispondere alle loro domande di aiuto e di informazione e che possono contare sull’associazione", scrive Cittadinanzattiva Treviso.

La scorsa settimana Cittadinanzattiva Treviso ha dovuto sospendere il servizio allo sportello del Tribunale dei Diritti del Malato (TDM) di Treviso, come dispongono le nuove normative di contrasto al Corona Virus.

“Questo, se da una parte ci consente come sempre di rispettare le disposizioni in materia sanitaria e della salute, dando il nostro contributo attivo contro la diffusione di un virus che sta mettendo a grave rischio la salute di migliaia di cittadini, trevigiani e veneti compresi, dall'altra parte priva i trevigiani di uno strumento importante di informazione, documentazione e assistenza, qual è il Tribunale dei Diritti del Malato di Treviso, per il ruolo e la funzione che gli vengono riconosciuti. Certo, in queste settimane i nostri sportelli sono chiusi fisicamente al pubblico fino al 3 aprile prossimo, ma vorremmo che i cittadini sapessero che noi continuiamo a rispondere alle loro domande di aiuto e di informazione e che possono contare sull’associazione. Potete contattarci direttamente attraverso l’email cittadinanzattiva.tv@libero.it per le problematiche sanitarie oppure scrivendo a cittadinanza118@gmail.com per le tematiche legate alla disabilità e cronicità”.

Il Tribunale dei Diritti del Malato, presente con modalità diverse ma funzionante dovunque, in tutte le province della regione Veneto, con oltre 250 sedi territoriali in Italia, a Treviso è operativo nella sede dell'Ospedale Ca’ Foncello ed è presente anche negli ospedali di Vittorio Veneto e Conegliano, mentre è in via di definizione la sua presenza negli altri ospedali trevigiani di Oderzo, Castelfranco Veneto, Montebelluna.

In questo momento di particolare difficoltà per tutta la sanità italiana, contando sulla propria esperienza, Cittadinanzattiva Treviso attraverso un documento indirizzato ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario ha espresso il proprio ringraziamento sincero “per l’impegno nella cura e accudimento delle tante persone positive o in quarantena vittime del Corona Virus e ai professionisti positivi. Riteniamo doveroso da parte dei cittadini italiani riconoscere ai sanitari il loro impegno e la loro dedizione nel difficile compito che stanno svolgendo, dimostrando solidarietà e senso di responsabilità. In questo difficile momento riteniamo opportuno altresì riaffermare quanto le donne e gli uomini che operano nella sanità siano indispensabili e garanti della salute e della vita degli italiani”.

Cittadinanzattiva auspica infine che “l’esperienza di queste settimane determini in futuro maggiore cautela nell’accusare e denigrare, in modi talora ingiustificati e anonimi, il Servizio Sanitario nazionale e i professionisti che lo sostengono. Ci auguriamo cessi quell’aggressività indiscriminata, irrazionale, ingiustificata, che talvolta sfocia in attacchi verbali o fisici, oppure in azioni teppistiche nei confronti di Guardie mediche, Pronto soccorso, nelle corsie di ospedale o nelle sale di attesa dei luoghi di cura”.

Per quanto riguarda l’attività svolta a livello nazionale del Tribunale dei Diritti del Malato, esso pubblica ogni anno il "PIT Salute", uno studio analitico sulle difficoltà che incontrano i cittadini italiani nelle loro relazioni quotidiane con il Sistema Sanitario nazionale, nelle sue varie articolazioni, pubblicazione che tiene conto delle informazioni, denunce e proposte raccolte ogni anno da oltre 30mila cittadini italiani.

All’interno del Sistema Sanitario di difesa dei diritti delle persone, Cittadinanzattiva organizza inoltre CnAMC (Coordinamento Nazionale Associazioni Malati Cronici), che prende in carico le problematiche delle associazioni che si occupano delle varie forme di disabilità fisica e

mentale e delle sempre più diffuse fragilità conseguenza della diffusione di malattie croniche, che spesso rendono chi ne soffre incapace di rappresentare e sostenere le proprie esigenze.

Anche in Veneto funziona la sede del CnAMC.

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