lunedì, 16 settembre 2024
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San Giuseppe: Prime comunioni vissute in piccoli gruppi

Il primo incontro con Gesù nell’Eucaristia di 39 bambini è slittato, a causa della pandemia, dal 26 aprile scorso, a questa strana estate, articolato a piccoli gruppi, in 6 messe festive tra fine giugno, luglio e settembre.

La Prima comunione, vissuta a piccoli gruppi, è stata una riscoperta di questo sacramento. Anche per le stesse catechiste. E’ accaduto nella parrocchia di San Giuseppe. Il primo incontro con Gesù nell’Eucaristia di 39 bambini è slittato, a causa della pandemia, dal 26 aprile scorso, a questa strana estate, articolato a piccoli gruppi, in 6 messe festive tra fine giugno, luglio e settembre.

Il percorso catechistico si era interrotto con l’inizio del lockdown. Accompagnati dai propri genitori, i bambini si sono accostati alla prima Confessione in momenti diversi di uno stesso periodo, secondo gli impegni e le preferenze di ogni famiglia. “E’ stata una bella occasione per sperimentare per la prima volta, i bambini, o per rivivere, spesso anche i genitori, la bellezza del perdono del Padre - spiega Rita -. La nuova modalità di celebrazione della messa di Prima comunione è stata una scelta sicuramente obbligata dagli eventi, ma anche valutata attentamente e voluta, e in qualche modo si sta rivelando un dono nel dono”. Strumenti di una dinamica crescente di amore ricevuto e donato “sono state le catechiste della parrocchia che, ognuna secondo le proprie disponibilità, si sono proposte, due per gruppo, per il breve percorso di accompagnamento dei bambini”.

“E’ stata una bellissima esperienza - racconta Angela -. Il piccolo gruppo ha favorito l’affiatamento tra noi catechiste e i bambini, i quali hanno partecipato con interesse ed entusiasmo. Ho riscoperto dei ragazzi incredibilmente sensibili e straordinariamente attenti nell’ascoltare, rispondere e portare la loro esperienza. Anche noi catechiste abbiamo avuto il tempo di parlare e ascoltare. Sì perché, alla fine, molto abbiamo ricevuto anche noi”. Le messe di Prima comunione, con la presenza anche dei parrocchiani, celebrate dal parroco don Matteo Gatto, sono state molto semplici e profondamente partecipate. “Anche noi, come comunità parrocchiale, abbiamo potuto assaporare a fondo la comunione tra fratelli in Cristo, perché il Sacramento non è stato la festa delle famiglie interessate, ma la festa di tutti noi parrocchiani”, conclude Angela.

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