Questo tempo particolare, che ci vuole preparare nella duplice attesa del Natale del Signore e del suo...
Ripulite le mura di Treviso e il leone cinquecentesco
Treviso Sotterranea, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, si è presa cura del bassorilievo sito in via Nino Bixio e della struttura dell'ex macello di Santa Sofia
Lo scorso 30 ottobre Treviso Sotterranea, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e Contarina S.p.A, e grazie alla disponibilità del dirigente scolastico delle scuole Prati, si è ritrovata con i suoi soci e volontari presso il torrione di Santa Sofia per pulire le strutture interne del macello e liberare dalla vegetazione infestante uno dei simboli della cortina muraria cinquecentesca, il leone posizionato nei pressi del bastione e ormai non più leggibile.
L’apparato scultoreo raffigurante il leone marciano di Santa Sofia è stato restaurato oltre vent’anni fa e rischia di essere completamente invaso dall’avanzata della vegetazione infestante, composta da edera ed erbacce varie. L’attecchimento di tale vegetazione tende a compromettere nel tempo l’integrità delle giunzioni di malta e favorire il lento ed inesorabile degrado degli stessi elementi lapidei. Risultava indispensabile, pertanto, intervenire quanto prima per bloccare questo degrado, assolutamente prima del periodo invernale. Tuttavia la situazione del contesto murario è assai precaria e rischia di dover necessariamente richiedere a breve termine un nuovo e radicale intervento di restauro, soprattutto per il consolidamento strutturale dell’attigua vasca in pietra d’Istria, la quale presenta una pericolosa crepa generata dall’apparato radicale degli arbusti cresciuti al proprio interno.
Per riportare questo angolo di mura alla sua originaria bellezza, i soci di Treviso Sotterranea, con guanti, forbici e strumenti di giardinaggio si sono messi al lavoro per eliminare erbacce e rampicanti pericolosi per le strutture murarie. Esperti speleologi, calandosi dal giardino delle scuole Prati, hanno raggiunto il leone marciano e lo hanno liberato dall’edera riportando alla luce i rilievi prima nascosti.
Con questo intervento l’associazione continua nel suo impegno di tutelare, pulire e rendere fruibile ai cittadini la cortina muraria cinquecentesca della città.