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Israa: pronti i primi undici alloggi per il cohousing
Gli appartamenti della residenza per anziani Tito Garzoni, in via Manzoni, verranno consegnati a giugno. Entro la fine del 2019 gli stralci successivi dei lavori porteranno a compimento il progetto con altre due strutture e 36 abitazioni concepite per promuovere la qualità della vita ad ogni età
Il disegno dell'Istituto, nato tra il 2013 e il 2014, porterà alla ristrutturazione di diverse cubature di proprietà all'interno delle quali sorgeranno 47 appartamenti tra i 38 e i 60 mq destinati ad ospitare persone tra i 60 e gli 80 anni. Gli assegnatari potranno vivere in autonomia e tuttavia in una situazione protetta, grazie agli accorgimenti architettonici e di design degli appartamenti e alla rete creata dagli spazi comuni e dalle attività organizzate da Israa, volte a evitare l'isolamento e a creare una comunità partecipata e consapevole. I dettagli del piano sono stati presentati in un convegno dello scorso 2 febbraio durante il quale psicologi, sociologi e progettisti sono intervenuti per sviscerare il tema della cosiddetta terza età, cercando di inquadrare le buone prassi per un invecchiamento attivo e per favorire il benessere della persona, confrontandosi con i progetti avviati in diversi Paesi europei.
La prima ad essere terminata sarà la residenza Tito Garzoni, in via Manzoni, al civico 39. Gli undici appartamenti finiti saranno consegnati nel giugno del 2018. Altre 13 abitazioni, iniziate lo scorso gennaio, saranno completate tra settembre e dicembre 2018. La residenza sorgerà in borgo Mazzini, vicino all'Umberto I, mentre avranno affaccio su piazzale Burchiellati gli ultimi 23 appartamenti i cui lavori dovrebbero iniziare e terminare nel corso del 2019. Totale delle spese per i lavori: 12 milioni di euro, finanziati con la vendita di immobili, i vitalizi dell'Istituto e fondi dell'Unione europea.
Promuovere la qualità della vita a tutte le età, questa la parola d'ordine dietro la progettazione delle strutture, prive di barriere architettoniche e dotate di sistemi domotici per garantire la sicurezza come rilevatori di fumo, di perdite di gas e di acqua, allarmi, riconoscimento di cadute, promemoria e strumenti semplici per comunicare. Tra le strumentazioni innovative, James, un social network installato su tablet e connesso con sensori intelligenti, che registra i parametri vitali e permette di essere sempre in contatto con parenti, vicini, medici e infermieri.
Grande attenzione anche agli spazi comuni che prevedono una ludoteca, una sala polifunzionale, un salottino con cucina, un'area benessere e una destinata al portierato sociale: servizio che ha il compito di garantire informazioni, accogliere esigenze ed intercettare bisogni. Superfici verdi e giardini saranno infine collocate nelle corti interne e nei chiostri, per essere fruibili in tutta tranquillità e sicurezza.
Le assegnazioni vengono fatte attraverso una graduatoria stilata sulla base dei punteggi ottenuti secondo diversi criteri. I moduli per la richiesta si trovano sul sito
Le abitazioni saranno adatte ad ospitare una o due persone con costi che si aggirano tra i 690 euro per una singola e i circa mille per la doppia. Il canone comprende anche le utenze e la manutenzione e dà inoltre l'opportunità di usufruire di una rete leggera di supporto, con servizi di monitoraggio della salute e la partecipazione ai momenti aggregativi proposti da Israa. Tra le attività il progetto banca del tempo, in cui la rete dei residenti mette a disposizione capacità, interessi e tempo, promuovendo iniziative e aiutando i vicini nel quotidiano per spostamenti, commissioni e acquisti, ricevendo un contributo per la fruizione di servizi o uno sconto sul canone e il volontariato senior.