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Volpago del Montello: altro passo avanti per recuperare all'uso collettivo la vecchia stazione ferroviaria

Raccolta fondi affinché rimanga un bene pubblico la vecchia stazione ferroviaria di Volpago. L'iniziativa è promossa dai volontari dell'associazione Xenìa. 

06/03/2023

Fa un altro passo avanti l’idea di recuperare all’uso collettivo la vecchia stazione ferroviaria di Volpago del Montello. 

Per rendere di nuovo fruibile l’edificio, fuori uso ai fini del trasporto dal giugno 1966 e abbandonato da almeno due decenni, i volontari dell’associazione Xenìa promuovono una raccolta fondi nell’ottica di una possibile acquisizione del bene e del suo compendio da parte di Ferrovie dello Stato. “Vogliamo porre le basi per avere la giusta capacità economica per un’eventuale trattativa privata con la proprietà - ha spiegato il segretario Fabio Bettiol -. A oggi l’immobile non è tra quelli disponibili, né risulta vendibile, ma non possiamo escludere che si possa aprire una manifestazione d’interesse o un’asta. Anche l’acquisizione del sedime ferroviario da parte dei cinque Comuni del Consorzio del Bosco Montello era passata dalla trattativa privata e a prezzi ben più bassi di quelli di partenza”. 

I soci di Xenìa sono una ventina, si arriva a una sessantina di persone con i simpatizzanti. Da due anni si incontrano, spinti dall’amore per il territorio e dal desiderio di condividere conoscenze e competenze. Si sono fatti conoscere stringendo collaborazioni con altre associazioni dell’area montelliana (Ferrovie arrugginite, CombinAzioni, Ritmi e danze dal mondo) e continuando a progettare, pensare, immaginare, sognare un futuro diverso per un luogo abbandonato. “L’edificio è chiuso da anni, ma ora si trova lungo un percorso molto vivo e frequentato, la ciclo-pedonale La Tradotta che va da Montebelluna a Nervesa. L’esigenza di avere un luogo aperto, condiviso e di indubbio valore storico e simbolico, è condivisa da sempre più persone. Anche gli amministratori pubblici lo hanno definito un progetto importante e il confronto resta aperto anche con loro”. 

L’area  misura 12 mila metri quadrati e comprende l’edificio della stazione, a due piani con interrato, il magazzino e due annessi, oltre ad una lunga striscia verde fino all’incrocio con via Lavaio. 

La stazione, nell’intenzione dei promotori di Xenìa, deve tornare ad essere punto d’incontro per la comunità, luogo di scambio e relazione adibito a mostre, laboratori e corsi culturali per tutti. Questo l’obiettivo di Xenìa odv (che in greco significa “ospitalità”), composto da un gruppo di volontari che hanno a cuore la valorizzazione del proprio territorio e l’unione della collettività. “La nostra filosofia si rispecchia nei valori dell’ospitalità e dell’accoglienza senza distinzioni – sostiene Andrea Gastaldon, presidente di Xenìa odv – per promuovere un’idea di comunità aperta al desiderio di condividere, curiosa, attiva e accogliente. Per fare della stazione un luogo per tutti noi, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”. 

La raccolta delle quote è organizzata secondo tre modalità: quote individuali definite “Biglietto per la Stazione” (50 euro per gli under 25 anni, 100 euro per gli altri),  donazioni libere tramite versamento bancario (IBAN IT13X 0501812000000017124058), finanziamento a obiettivo per chi vuole contribuire con una cifra superiore a 200 euro.

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