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Unione di comuni: nasce a Vedelago la Marca occidentale

Cinque comuni, Castello di Godego, Loria, Resana, Riese Pio X e Vedelago, siglano una intesa politica e gettano le fondamenta per costituire l'unione dei comuni della Marca Occidentale.

Cinque comuni che ci provano, si mettono insieme, siglano una intesa politica e gettano le fondamenta per costituire l'unione dei comuni della Marca Occidentale. La presentazione alla cittadinanza è avvenuta la scorsa settimana, ufficializzata dai sindaci di Castello di Godego, Loria, Resana, Riese Pio X e Vedelago. Assieme raggiungono 53,500 abitanti e occupano un territorio pari a 139 kmq.

“E' una sinergia e una collaborazione che ci vede uniti per contare di più sul territorio ed essere significativi – ha spiegato Cristina Andreatta, primo cittadino di Vedelago -. Come ente di secondo livello potremo rappresentarci meglio anche nelle interlocuzioni con Roma e con l'Europa”: Per libera scelta, non per obbligo di legge, i cinque comuni hanno steso un documento di indirizzo politico, approvato in tutti i consigli comunali e condiviso con i dipendenti pubblici coinvolti.

La road map è comunque tracciata: “Le funzioni fondamentali che dovremo riuscire a condividere entro fine anno sono il catasto, le attività di protezione civile; la gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti; il sistema locale dei servizi sociali e di quelli scolastici, come mensa e trasporti – ha spiegato Anna Maria Giacometti, vicesegretario del Comune di Vedelago che sta seguendo il progetto -. In prospettiva ci sono inoltre la riqualificazione del territorio, il turismo, l'elaborazione di progetti e finanziamenti europei, la polizia municipale”.

Il centro studi e ricerche Giorgio Lago dell'Università di Padova è ora stato incaricato di realizzare lo studio di fattibilità; un piano strategico e lo statuto della costituenda unione.

“Credo sia un merito di questa amministrazione aver creduto nel progetto – ha commentato il sindaco di Loria Silvano Marchioretti, condividendo la riflessione anche con Loris Mazzorato di Resana -. Abbiamo così l'opportunità di migliorare dei servizi e di ottimizzare delle risorse con una visione che, mantenendo l'identità di ogni territorio, guarda alla prospettiva di sviluppo delle nostre comunità sul medio termine”.

E a chi gli fa notare che il comune di Castelfranco per ora si è chiamato fuori – non si capisce bene se per disinteresse o per lasciare alla futura nuova amministrazione che si insedierà dopo le elezioni il compito di decidere in merito o per altri motivi ancora – risponde Matteo Guidolin di Riese Pio X: “Le porte sono aperte per tutti, ma con la consapevolezza che ci sono delle regole da rispettare, stabilite da chi ha costituito l'unione”.

“Vorremmo essere chiari – ha ribadito Pier Antonio Nicoletti sindaco di Castello di Godego -: non è che visto che ci sono i tagli ci difendiamo; piuttosto cerchiamo di guardare altrove, di aprire un percorso che non ha nulla a che vedere con le fusioni perchè ogni amministrazione mantiene le proprie specificità. Piuttosto si scelgono servizi e funzioni da condividere per un progetto a lunga durata”.

Anche Altivole sta guardando con interesse al progetto. “L'identità – condividono tutti i sindaci – ha bisogno di essere rigenerata sulla base di una chiara visione del suo futuro attraverso un'alleanza per la crescita di tutto il territorio e per il miglioramento delle regole e dei servizi comunali. Le domande che oggi nascono nel contesto territoriale sono nuovo e sono domande di qualità, di efficienza, di identità, di coesione e di sicurezza. Le risposte devono essere altrettanto nuove, passare attraverso una politica nuova e nuovi strumenti tecnologici, organizzativi, formativi e partecipativi”. Il comune di Vedelago sarà capofila dell'intero progetto.

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