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Tesori d'arte nelle chiese e negli oratori di Quinto

Presentato a Santa Cristina il volume di Eugenio Manzato

Raccontare una comunità e le sue radici, attraverso l’arte di chiese e oratori. Mettere a disposizione del proprio territorio, in particolare delle generazioni future, un volume che ne raccoglie storie, aneddoti e bellezze. E’ quanto riesce al professor Eugenio Manzato nel libro “Arte a Quinto di Treviso. Chiese e oratori” (Antiga Edizioni) presentato nelle scorse settimane, nel corso di una partecipatissima serata, tenutasi nella cornice della chiesa parrocchiale di Santa Cristina. E’, d’altronde, al capolavoro di Lorenzo Lotto, la pala di Santa Cristina, che lo stesso Manzato dedica la copertina del libro, un centinaio di pagine, tra testi e immagini che accompagnano il lettore alla scoperta - o all’approfondimento - delle tre chiese presenti nel territorio comunale e dei vari oratori e capitelli: dall’antica “Pieve” di San Cassiano, alla chiesa di San Giorgio passando per quella di Santa Cristina e arrivando ai luoghi di fede “minori” - ma a propria volta scrigno d’arte e fede - quali ad esempio l’oratorio di San Bernardino.

“Questo volume nasce come opera di servizio nei confronti della cittadinanza e in particolare delle maestre, che spesso mi coinvolgono in progetti dedicati a Quinto per i loro alunni: anche per questo non si tratta di un volume filologico, ma alla correttezza dal punto di vista storico-artistico si affianca un lessico semplice e didattico”, sottolinea l’autore, già direttore dei Musei civici di Treviso, che prosegue presentando una novità raccontata all’interno del libro. “E’ legata a un capolavoro di importanza mondiale com’è la pala del Lotto: per la prima volta, pur avendolo già detto in passato, riesco finalmente a pubblicare l’ipotesi grafica della cornice originaria della Pala, in cui la lunetta con il Cristo non è elemento estraneo, ma parte integrante della straordinaria rappresentazione - sottolinea il professor Manzato -. Questo volume, inoltre, sottolinea l’alto valore di identità che le tre chiese hanno per le nostre comunità: chiese intese non solo come casa di Dio, ma come luogo di identità in cui la popolazione si riconosce e si incontra”.

Un’identità che Manzato avverte tuttora nella comunità parrocchiale, in cui egli stesso presta servizio. “Percepisco come questa identità, attorno alla parrocchia, non sia andata del tutto persa, anzi: riscontro ancora un grande senso di comunità. Non si spiegherebbe altrimenti tutto il volontariato presente attorno alla sfera parrocchiale, che credo convintamente discenda dalla nostra storia, dalle nostre radici”.
Al volume, che ha ricevuto il sostegno da parte del Comune di Quinto, ha contributo in modo significativo Remigio Biral, studioso di storia locale, con un’assai importante ricerca nell’archivio parrocchiale di Quinto. Durante la prima presentazione del libro sono intervenuti anche il parroco di Quinto e Santa Cristina, don Stefano Bressan, e don Paolo Barbisan dell’Ufficio diocesano di arte sacra.

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