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Riqualificazione per le Opere Pie di Onigo a Pederobba

Questo ottobre inizieranno i lavoro adibiti alla demolizione, costruzione di un nuovo padiglione e succesivo ampliamento del centro servizi Cavalier Giuseppe Sabbione. Già sottoscritto un contratto preliminare di vendita della nuova Casa sabbione, che verrà realizzata al posto di quella attuale, e firmato un contratto con la Emaprice di Possagno, che si è aggiudicata la gara d'appalto.

Inizieranno a ottobre, con la demolizione della parte vecchia, per procedere poi alla costruzione del nuovo padiglione, i lavori relativi all’ampliamento del centro servizi Cavalier Giuseppe Sabbione delle Opere Pie di Onigo di Pederobba. Nelle scorse settimane, difatti, è stato firmato il contratto con la Emaprice di Possagno, che si è aggiudicata la gara d’appalto. “Nel frattempo – ci dice il presidente dell’Ente, Agostino Vendramin - le Opere Pie d’Onigo hanno sottoscritto, con la direzione dell’Inail di Roma, il contratto preliminare di vendita della nuova Casa Sabbione, che sarà realizzata al posto di quella attuale”.
L’intesa è frutto di un bando nazionale per iniziative immobiliari di elevata utilità sociale per la riqualificazione di strutture pubbliche come scuole, centri di servizio, ospedali.
“La nostra Ipab – ha dichiarato il direttore delle Opere Pie, Nilo Furlanetto  – è stata l’unica nel Veneto e tra le poche in tutta Italia a essere ammessa al bando”. In contemporanea è stato firmato, con la direzione Inail di Venezia, il contratto di locazione che assegnerà alle Opere Pie la gestione della struttura per 36 anni. “Il vantaggio di questa operazione è duplice - ha sottolineato il presidente -  visto che da una parte libera risorse per altri investimenti, dall’altra permette di pagare un affitto all’Inail con minor costi rispetto all’ammortamento. Inoltre, quando sarà necessario rimettere mani alla ristrutturazione sarà l’Inail a dover intervenire”.  
Intanto il finanziamento per la riqualificazione di Casa Sabbione viene garantito da una parte con soldi propri dell’Ente, ricavati da alienazioni ed avanzi di bilancio, dall’altra con l’accensione di un mutuo con Banca Intesa San Paolo e con un contributo regionale di 400.000 euro. Una volta acquistato il fabbricato dall’Inail, i soldi verranno impiegati per il finanziamento dei lavori del corpo ovest, che avrà uno sviluppo similare a quello est, ma con tutte le camere a un posto letto.
La riqualificazione, che impegna l’Ente per un costo complessivo di 8,2 milioni di euro - evidenzia Vendramin - prevede la demolizione del corpo est e la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica di tre piani. Sarà alimentato da pannelli fotovoltaici e termici, così l’edificio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico. Il padiglione, progettato dallo Studio Andreatta, si aggancerà al condominio degli appartamenti protetti.

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