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Progetto a Mussolente per migliorare la qualità della vita

Inaugurata la palestra per la riabilitazione, frutto di accordo pubblico-privato

Una palestra per la riabilitazione, una palestra per i malati cronici, una palestra per attività fisica terapeutica funziona dal 12 luglio a Mussolente nel piano interrato, in uno spazio di circa 400 metri quadri che il Comune ha voluto ritagliare nel grande impianto sportivo comunale: un impianto che già comprende oltre al palazzetto, la piscina, i campi da tennis e un bocciodromo. In Veneto sono 35, nelle diverse Ulss, le palestre dedicate a scopi terapeutici, questa però è la prima nata da una compartecipazione pubblico e privato. Il Comune ci ha messo 23 mila euro per l’acquisto di attrezzature sportive e circa 6 mila euro per l’acquisto di attrezzature utili negli spogliatoi e nello spazio esterno, il resto lo farà la cooperativa Goccia social sport che aderisce alla Carta etica dello sport della Regione Veneto.

“Abbiamo sviluppato questo progetto in un’ottica di crescita della comunità, come iniziativa di inclusione sociale - ha detto il sindaco Cristiano Montagner durante l’inaugurazione l’11 luglio scorso - . Ci è parso che realizzare questo spazio completasse il servizio sportivo che il Centro già offre a circa 400 ragazzi in vari sport dalla pallavolo al calcio, al basket ai Centri estivi. Questa palestra è un'ulteriore testimonianza che Mussolente, che si definisce Città del dono, accoglie le persone così come sono, con le loro fragilità e necessità”.

Sulla base delle prescrizioni del medico curante nella palestra della salute l’esercizio fisico viene svolto dal paziente sotto la guida di uno specialista, ovvero un laureato in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, che abbia eseguito un percorso formativo di 120 ore in strutture sanitarie specializzate. I macchinari presenti in palestra sono quelli normalmente utilizzati nelle palestre, dai tapis roulant, a bike verticale, ergometro a braccia, pesi.

“Noi medici vediamo i nostri pazienti un paio di volte l’anno voi nelle palestre li vedete due o tre volte la settimana”, ha detto,Soren Gerarda Felicita presidente dell’Aise, Associazione italiana specialisti dell’esercizio fisico, sottolineando come la medicina si affidi proprio al movimento e agli specialisti del movimento per seguire l'evoluzione della terapia. Francesco Tosetto, presidente della cooperativa, ha ricordato come la solitudine faccia più vittime dell’obesità, contrapponendole la forza socializzante della palestre della salute. “La comunità è il luogo di massima resilienza”. All'inaugurazione è intervenuto anche il direttore dell’Ulss 7, Carlo Bramezza, parlando di esercizio fisico qualificato per le patologie croniche.

Particolarmente soddisfatta Manuela Lanzarin, assessora alla Sanità del Veneto, che con questa inaugurazione può dire di aver consolidato l'idea nata nel 2015 delle palestre della salute. “Oggi stiamo lavorando al nuovo piano di prevenzione 2021-2025. Metteremo in ordine tutto ciò che in Veneto si fa per la prevenzione. La prevenzione è basilare, dobbiamo mettere a disposizione percorsi individualizzati con al centro la persona”. Ha confessato di praticare anche lei attività motoria perché la ritiene fondamentale. “Appena posso vado a camminare, muoversi significa migliorare la qualità di vita”.

Per accedere alla palestra della salute è sufficiente la prescrizione del medico specialista. L’attività fisica “adattata” viene inserita nel percorso di cura dei pazienti, rientrando nei Livelli essenziali di assistenza, che prevedono la promozione di programmi strutturati di esercizio fisico “adattato” per soggetti a rischio. L’esercizio fisico sarà dunque tarato su ogni singolo paziente, i rischi saranno minimi e ci sarà il massimo beneficio possibile per quella determinata persona.

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