Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Povegliano, “I quadri che curano”: anziani stimolati grazie al progetto di Casa Marani
Il grande potere dell’arte di stimolare l’attenzione e le capacità residue degli anziani, ma anche la sua capacità di diffondere benessere sono al centro del nuovo progetto della sede di Povegliano di Casa Marani. L’iniziativa “I quadri che curano” sarà presentata giovedì 9 novembre alle 15.30 alla presenza degli ospiti e dei loro familiari, del personale e della dirigenza della struttura nonché di una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Povegliano.
“I quadri che curano” è un progetto pensato in particolare per le persone con decadimento del pensiero logico e del linguaggio verbale e per le quali si rende necessario identificare e sostenere altre vie di comunicazione che favoriscano il benessere della persona malata e di chi se ne prende cura. In questi casi l’arte svolge un ruolo di stimolazione efficace perché opera su circuiti emozionali infondendo stimoli psicofisici di tranquillità e riattivando l’innata capacità di “sognare”. Una cura “umana” che passa anche attraverso il ripensamento degli ambienti di vita, i quali attraverso l’arte possono diventare ancora più idonei ai bisogni di socializzazione, umanità e benessere dell’anziano, ma anche di familiari e dipendenti. In particolare il progetto prevede di collocare la riproduzione di grandi opere di Claude Monet, pittore impressionista molto noto, e scelte personalmente dalle ospiti della struttura. In primavera inoltre è già in programma un incontro intergenerazionale sul tema che vedrà protagonisti i residenti di Casa Marani e i bambini e le bambine delle scuole d’infanzia di Povegliano e Santandrà.
“Accogliamo sempre con favore le iniziative del nostro servizio di psicologia e del servizio educativo, sempre premurosi con i nostri ospiti e intenti a cercare nuove soluzioni che ne migliorino il benessere” confermano la presidente e il direttore di Casa Marani, Daniela Zambon e Marco Giacon. “Ci auguriamo che anche i familiari apprezzino questo piccolo ma importante rinnovamento della struttura”.