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Politiche giovanili: proposte stimolanti e inclusive, il Comune di Montebelluna è il capofila dei progetti

Capacitandosi e Capacit-Azione sono le due iniziative per cui sono pronti i bandi per la fascia 15-19 anni. A promuoverli 29 Comuni dell'ex Ulss 8

Sono in fase di preparazione i bandi per due progetti rivolti a ragazze e ragazzi dai 15 ai 19 anni relativi alle tematiche Tra consapevolezze e nuove fragilità - Processi educativi per l’empowerment dei giovani e Giovani ai tempi del Coronavirus: superare la crisi per costruire il futuro.

I due interventi che riguardano le politiche giovanili, dei quali il Comune di Montebelluna è capofila nel territorio del Distretto di Asolo, rientrano nell’ambito delle progettualità Capacitandosi e Capacit-Azione, promosse nei 29 Comuni dell’ex Ulss 8 e finanziate con 120 mila euro rispettivamente con 96mila euro circa da parte della Regione e 24mila euro da parte dei Comuni aderenti.
Questi percorsi, si aggiungono a quelli messi in atto nei due anni scorsi con l’attivazione di 3 progettualità destinate al supporto dei giovani nella ricerca del lavoro, al sostegno a situazioni di fragilità che portano in particolare alla dispersione scolastica, la promozione di attività ricreative con l’obiettivo di sviluppare le competenze individuali e di gruppo dei giovani coinvolti.

A tal proposito, l’assessora alle Politiche giovanili, Elisa Gobbo, ha ricordato che “a marzo si completerà la seconda annualità di progetti che stiamo portando avanti con la cooperativa La Esse. Con questo nuovo bando andremo ad assegnare questo nuovo incarico a un partner tecnico esterno che avrà il compito di formulare proposte adeguate, stimolanti e inclusive per i nostri ragazzi. Sono interventi importanti e preziosi, tanto più perché rivolti a una fascia di età messa a dura prova dall’emergenza sanitaria e dalle restrizioni dell’ultimo periodo”.

Ora però andranno sviluppate tre nuove azioni, quali il Lavoro, la Scuola e la Creatività. Il tema del lavoro verrà declinato come opportunità di realizzazione, trasmissione intergenerazionale di competenze, per dare una risposta al disallineamento tra domanda e offerta del mercato del lavoro, tra competenze possedute dai lavoratori e competenze richieste dai datori di lavoro.
Le attività cercheranno pertanto di creare occasioni di incontro tra professionisti e giovani alla ricerca di lavoro, ma anche studenti degli ultimi anni delle superiori e universitari.

“Io a scuola non ci vado!” punterà, quindi, sul problema dell’abbandono scolastico cercando di attuare una stretta correlazione tra gli istituti scolastici, gli operatori territoriali impegnati nelle politiche giovanili, i Centri per l’impiego e i servizi sociali per intercettare i giovani che non riescono a completare gli studi superiori.
Il progetto “Generazione creativa” ha come obiettivo, infine, quello di far sì che ragazzi e ragazze utilizzino in maniera costruttiva e attiva il molto tempo libero per far emergere le loro abilità e competenze, per dare voce al loro pensiero creativo.

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