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Mostra a San Donà: i luoghi del sacro in fotografia, tra Veneto e Friuli

“Riscoprire questi luoghi può rivelarsi un atto di resistenza, invitandoci a trovare la trascendenza in una realtà che sembra dimenticare il valore del silenzio, della contemplazione e della connessione con qualcosa di più grande di noi”, spiega il curatore della mostra, Francesco Finotto
23/12/2024

Sarà ospitata per tutto il periodo natalizio fino al 12 gennaio, presso la Galleria d’arte Moderna e Contemporanea del centro culturale “L Da Vinci”, la mostra fotografica “I luoghi del Sacro”.

La mostra, realizzata a più mani da autori quali Gianantonio Battistella, Stefano Ciol, Edoardo Cuzzolin, Francesco Finotto, Marco Fogarolo e Giorgio Meneghetti si interroga sul rapporto con il sacro tra Veneto e Friuli, regioni in cui l’impetuoso sviluppo economico del secondo Dopoguerra ha stravolto il paesaggio, fatto di piccoli capitelli e chiesette, luoghi che richiamano all’idea del sacro e del trascendente, che si integravano in armonia alle campagne circostanti.. Accomunati dal desiderio di evocare il sacro in tutte le sue sfumature, gli autori della mostra hanno sentito la necessità di guardare con occhi nuovi qualcosa che, appartenente alla nostra eredità culturale, per diversi motivi è finito alla periferia dello sguardo, come le chiese della bonifica del Veneto Orientale, i capitelli della Pedemontana, i sacrari militari della Grande Guerra oppure le chiese brutaliste in cemento armato, realizzate nelle periferie delle nostre città a cavallo tra anni Sessanta e Ottanta. “In un momento in cui la cultura consumistica tende a mettere in ombra il sentimento del sacro, riscoprire questi luoghi può rivelarsi un atto di resistenza, invitandoci a trovare la trascendenza in una realtà che sembra dimenticare il valore del silenzio, della contemplazione e della connessione con qualcosa di più grande di noi” spiega il curatore della mostra, Francesco Finotto.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, eccetto il 25 dicembre dal mercoledì alla domenica dalle ore 16 alle ore 19. Ingresso libero

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