Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Nuovo polo Amazon, ora si parla di Roncade. Il no dell'Ascom e del Pd
Sulle due ipotesi progettuali per i colossi del digitale e della logistica previsti a Roncade e Casale sul Sile, Ascom-Confcommercio mantiene la propria ferma posizione: “Qualsiasi sia la forma e la dimensione dell’ipotesi progettuale, occorre partire dalla domanda iniziale: serve davvero? A chi giova? E’ un vera richiesta del territorio?". Zorzi e Favero: "No a nuova occupazione di suolo".
Sulle due ipotesi progettuali per i colossi del digitale e della logistica previsti a Roncade e Casale sul Sile, Ascom-Confcommercio mantiene la propria ferma posizione: “Qualsiasi sia la forma e la dimensione dell’ipotesi progettuale, occorre partire dalla domanda iniziale: serve davvero? A chi giova? E’ un vera richiesta del territorio? Sono in grado di dimostrare che crea occupazione vera e non altro e diffuso precariato? È questa la sostenibilità che stiamo cercando? Secondo il leader della Confcommercio trevigiana, Federico Capraro, che nei prossimi giorni parteciperà, coi propri fiduciari e delegati, ad un incontro coi Sindaci, sono queste le domande a cui occorre dare risposte certe. “Contestiamo duramente”- afferma Capraro – “l’approccio che non parte dalla domanda reale ma solo dagli interessi del mercato e questa situazione è la prova evidente della logica dell’assurdo che la mancata pianificazione può creare: 2 poli, uno per la logistica e 1 per il digitale in soli 5 km la dice lunga sulla capacità di dialogo, di integrazione e pianificazione del nostro territorio. Chiediamo con forza- prosegue Capraro - che prevalga l’ottica sovracomunale e che sia istituito subito un tavolo di coordinamento tra Amministrazioni contermini, categorie e parti sociali. Per evitare altre speculazioni, consumi inutili di suolo, false attese economiche ed occupazionali, evitando di cambiare la geografia di un territorio già sottoposto ad un alto consumo”.
“Ormai quella del polo logistico Amazon che gira ramingo nei comuni della Marca trevigiana sembra una telenovela sudamericana: prima Casale sul Sile d’intesa con Quarto d’Altino, ora pare quotata un’area di 180.000 mq a Roncade a ridosso del comune di Meolo, all’altezza del nuovo casello sull’A4”.
Lo dichiarano congiuntamente Giovanni Zorzi e Matteo Favero, rispettivamente segretario provinciale e responsabile ambiente e infrastrutture del Partito Democratico in provincia di Treviso, commentando la notizia riguardante la possibilità che venga realizzato un polo logistico di Amazon a Roncade.
“Per noi democratici – continuano Zorzi e Favero - il lavoro sicuro, qualificato e dignitoso, di cui la ripresa economica della Marca ha disperato bisogno, si crea in un’altra maniera. In tutti i casi, la netta contrarietà del Partito Democratico della Provincia di Treviso a ulteriore consumo di suolo resta come restano le perplessità verso amministrazioni che nel tempo anziché promuovere progetti di rigenerazione urbana e riuso dei tanti spazi vuoti e abbandonati, accolgono progetti superati e spesso promossi con iniziative imprenditoriali di pochi soliti noti o di scarso successo. A Roncade il caso del Centro commerciale Arsenale, già in crisi prima della pandemia, è un altro esempio emblematico”.
“La Provincia di Treviso è quarta in Italia per aumento del consumo di suolo con 41.455 ettari perduti, il 16,7% del totale e ha un tasso demografico negativo. A chi serve tutto ciò? Questo risiko immobiliare serve per prendere due poli logistici al prezzo di uno? - si chiedono, infine, i due esponenti dem -. Non è questo il Veneto vivo, bello e sostenibile che il Partito Democratico sogna per il futuro nostro e dei nostri figli”.