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In chiesa a Spercenigo la Stanza della misericordia

Uno sgabuzzino presso l’altare del Sacro Cuore, ormai in disuso da molti anni, è stato adattato per accogliere i penitenti, offrendo un luogo luminoso ed attento anche alle esigenze degli anziani e alle persone con scarsa mobilità. Ma lo spazio è aperto anche all'ascolto e non solo alle confessioni.

L’Anno Santo straordinario si trova ormai nel vivo del suo percorso e il tema della misericordia di Dio sta accompagnando il cammino di tutta la Chiesa.

La parrocchia di Spercenigo, riflettendo su questo aspetto centrale della fede, ha voluto ricavare uno spazio all’interno della chiesa parrocchiale, accogliente ed accessibile a tutti, dove poter celebrare il sacramento della riconciliazione. Ed è così che uno sgabuzzino presso l’altare del Sacro Cuore, ormai in disuso da molti anni, è stato adattato per accogliere i penitenti, offrendo un luogo luminoso ed attento anche alle esigenze degli anziani e alle persone con scarsa mobilità.

Ma non solo.

Stimolati dalle riflessioni di papa Francesco e dalle nuove sfide pastorali, ci si è chiesti se la misericordia di Dio possa essere un’esperienza veramente per ogni suo figlio e non soltanto per alcuni. “In questa stanza - ci racconta il parroco di Spercenigo e Rovarè, don Paolo Furlan - ci può entrare chiunque. Come sappiamo non tutti si trovano nella possibilità di poter accedere all’assoluzione sacramentale o semplicemente non desiderano confessarsi; anche per questi fratelli e sorelle credo debba esserci l’opportunità di poter trovare un sacerdote disponibile per ascoltarli, per un semplice dialogo, un consiglio, una parola di conforto, per trovare una porta aperta”.

Più volte papa Francesco si è espresso su questo tema nel suo pontificato; in un’intervista rilasciata alla Civiltà Cattolica nel 2013 disse: “Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. E bisogna cominciare dal basso”. Ecco cosa vuole essere la stanza della misericordia: vorrebbe essere molto di più di un confessionale, piuttosto uno spazio familiare, da qui il nome di “stanza”, perché a chiunque sia data la possibilità di sentirsi dire che Dio lo ama e lo accoglie a braccia aperte. E soprattutto possa essere offerta la certezza di poter trovare qualcuno che ti sta aspettando.

Per il momento la stanza della misericordia è aperta ogni sabato pomeriggio dalle ore 16 alle 18 ed è stata inaugurata proprio nella domenica dell’ottava di Pasqua, domenica della Divina Misericordia, al termine della santa messa del mattino.

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