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“Il nostro faro, amore e gioia”. Don Claudio Bosa si presenta alle comunità del Duomo di Castelfranco, Postumia e Villarazzo

Giornata di gioia e di festa per la Chiesa castellana, e, in particolare, per le comunità del Duomo, Postumia di Bella Venezia e Villarazzo, che sabato scorso hanno accolto il nuovo parroco, mons. Claudio Bosa. Chiesa gremita di fedeli e presbiteri, riuniti nella celebrazione eucaristica presieduta da mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso

Giornata di gioia e di festa per la Chiesa castellana, e, in particolare, per le comunità del Duomo, Postumia di Bella Venezia e Villarazzo, che sabato scorso hanno accolto il nuovo parroco, mons. Claudio Bosa. Chiesa gremita di fedeli e presbiteri, riuniti nella celebrazione eucaristica presieduta da mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso. “E’ nella successione e nella continuità del ministero che ci fa risalire fino alla comunità degli apostoli che ancora oggi si rinnova questa festa - ha detto durante la santa messa mons. Tomasi -. Cristo vive e opera anche per mezzo di coloro ai quali, per mano del Vescovo, viene affidata una porzione eletta del suo gregge”.

Ringraziando il Signore per queste comunità di fede, e in particolare per il predecessore, don Dionisio Salvadori, e per don Claudio, il Vescovo ha ricordato a tutti: “Oggi voi siete chiamate a essere parrocchie che si mettono dalla parte di Dio, custodite nel suo amore e mai abbandonate. Ricevete un compagno di strada, un discepolo fedele di Gesù: aiutatevi a seguire insieme Cristo volendovi bene. Da questo vi riconosceranno come Figli di Dio, trasformati dall’amore di sempre e per sempre anche in un tempo complicato come quello che stiamo vivendo”.

Mons. Claudio Bosa, che diventa così parroco delle tre parrocchie di Duomo, Bella Venezia e Villarazzo, all’interno della Collaborazione pastorale che riunisce le 10 parrocchie castellane, ha salutato tutti con parole di riconoscenza e di fiducia. “Sono partito stamattina a piedi da Camposampiero con tanto affetto, insieme ad alcuni compagni di strada - ha raccontato -. Ho incontrato nebbia e sole, ed è stata una bella metafora della vita e della fede. Io sono qui per cercare insieme, a partire dal Vangelo, il volto di Gesù, tenendo a faro del nostro agire le parole amore e gioia. Riconosco tra voi anche volti noti, tanti altri li conoscerò nel cammino che faremo insieme”. Nell’accoglierlo, la comunità del Duomo gli ha fatto dono di una giacca a vento e un paio di pantaloni da trekking, proprio in considerazione del suo stile di pellegrino e di cammino.

“Le tappe di nuove ripartenze non sono semplici, per questo ti ringraziamo per aver accolto la proposta del Vescovo ad essere il nostro pastore - ha salutato Mauro Tagliapietra a nome delle comunità -. Con la tua presenza Dio ci conferma il suo amore. Ti chiediamo di aiutarci a vedere la realtà nostra personale, comunitaria e mondiale con occhi di concretezza, ma anche orientati al Signore”.

“Arriva in una comunità felice in cui sono belli i rapporti tra le parrocchie e le istituzioni della città - ha detto il sindaco Stefano Marcon, salutando il nuovo parroco -. I centri estivi o le scuole dell’infanzia paritarie sono due esempi concreti di buona collaborazione. Benvenuto don Claudio e grazie don Dionisio con il quale abbiamo affrontato tante sfide, non ultima quella dell’opera museo del Duomo. Insieme centreremo questo, e molti altri obiettivi”.

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