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Il gruppo Famila compra l'ex Macevi a Mogliano. Le preoccupazioni di Federconsumo

“I giornali locali hanno commentato con enfasi questa notizia - commenta il presidente Marcello Criveller -. In realtà ancora una volta si incentivano nuove aperture di mega centri commerciali, che rappresenterebbero sempre più la pietra tombale per le piccole attività di vicinato".

Non piace a Federconsumo del Veneto Confcooperative la notizia dell'acquisizione dell'area Ex Macevi a ridosso dell'abbazia di Mogliano Veneto da parte di Marcello Cestaro, rappresentante del gruppo commerciale Famila Emisfero e A&O . Ancora una volta per il Presidente della Federazione che rappresenta le cooperative di consumo e che fa capo a Confcooperative del Veneto non si è tenuto conto dei negozi di vicinato e del loro valore sociale per la comunità. Stiamo parlando di una superficie di 29.5882 metri quadrati dove una volta trovava sede un'attività commerciale di prodotti per l’edilizia ed affini, ora trasferitasi in altro sito, venduta a cinque milioni di euro.  

“I giornali locali hanno commentato con enfasi questa notizia - commenta Marcello Criveller Presidente di Federconsumo Veneto - e l'hanno dipinta come un “successo” per l’amministrazione comunale. In realtà ancora una volta si incentivano nuove aperture di mega centri commerciali, che rappresenterebbero sempre più la pietra tombale per le piccole attività di vicinato, siano esse cooperative o no, mettendo sul lastrico famiglie che su queste attività vivono e garantiscono vera occupazione. Ormai ripetiamo alla nausea che il saldo occupazione con i nuovi centri commerciali è negativo e comunque fortemente “precarizzato”.

“In questa zona -  continua Criveller - di tutto si sente il bisogno fuorché di nuovi centri commerciali in un’area già fortissimamente infrastrutturata e non solo commercialmente.  Appare evidente come il tanto conclamato blocco di nuove aperture commerciali sia una bella enunciazione teorica, ma poi di fatto tali aperture continuano senza soste. E che ancora una volta la prospettiva di fare agevolmente cassa con nuove concessioni, anche se in qualche modo motivato da un pur giusto recupero di un’area dismessa, passi sopra a tutto ed a tutti.   ”

Di qui l'ennesimo richiamo di Criveller alle forze politiche ed istituzionali sia locali che regionali. “ Chiediamo responsabilità pubbliche – conclude il presidente di Federconsumo – per garantire, oltre al rispetto delle normative  il servizio sul territorio, l’attenzione alle persone delle fasce più deboli della società, ma anche la tutela delle piccole realtà commerciali che così vengono calpestate.

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