Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il dono di don Emanuele, segno dell'amore di Cristo per tutti noi
Prima messa del nuovo sacerdote a Casoni. “Il dono della prima messa di don Emanuele è un’esperienza di comunione che è segno di una comunione più grande, la comunione tra Gesù e Dio Padre di tutti noi con loro” ha detto don Garofalo a cui è stata affidata l'omelia.
Casoni si conferma paese di fede e di preti, religiosi e religiose. Domenica scorsa, 21 maggio, ha accolto alle 10.30 don Emanuele Sbrissa per la sua prima messa. Lo ha fatto con entusiasmo, amicizia e simpatia. Ha donato a don Emanuele, come segno dei sentimenti comuni, una stola, un’icona e un vasetto di profumo di nardo, il profumo di Cristo. Una nutrita presenza di preti, alcuni di Casoni, ha fatto ala alla celebrazione presieduta da don Emanuele. Presenti il parroco don Alessandro Piccinelli e pure don Vigilio Saretta, prete casonense, che al termine ha portato il saluto dei numerosi sacerdoti, originari del paese, oggi ospiti della casa del clero a Treviso. Don Vigilio ha simbolicamente passato il testimone al prete novello a rappresentare la fede e la tradizione pastorale dei preti e dei religiosi di Casoni.
Come spesso avviene alla prima messa don Emanuele ha affidato l’omelia a un altro prete; ha voluto che fosse don Francesco Garofalo, suo padre spirituale in Seminario, a commentare le letture. Don Garofalo nell’omelia ha mostrato come don Emanuele sia segno della promessa fatta da Cristo agli amici “di non lasciarli soli” e di rimanere sempre con loro: “Con il dono di don Emanuele, come di ogni prete, Dio continua a donarci l’eucarestia e il perdono, segno del suo amore”. “Un dono - ha continuato don Garofalo - che fa bene a tutti. Ai giovani dice di non aver paura a cercare con fiducia la propria vocazione, e a noi preti, ma anche agli sposi e ai religiosi, ricorda che è bello amare per sempre e in questo modo donare la vita a Gesù”. Infine ha concluso. “Il dono della prima messa di don Emanuele è un’esperienza di comunione che è segno di una comunione più grande, la comunione tra Gesù e Dio Padre di tutti noi con loro”.
La cerimonia si è conclusa anche con l’intervento del sindaco di Mussolente, Cristiano Montagner, che a nome dell’Amministrazione comunale ha fatto gli auguri a don Emanuele e gli ha donato un benedizionale.