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Giornata di festa per la comunità di Spineda

Il vescovo Michele inaugura il rinnovato sagrato e visita la scuola

Giornata di festa per tutta la comunità domenica scorsa a Spineda di Riese Pio X, riunita attorno ai due luoghi più significativi della frazione: la scuola elementare Madonna del Grappa e la chiesa. A fare festa, complice l’occasione di benedire il sagrato davanti al campanile e la facciata della parrocchiale, il vescovo di Treviso Michele Tomasi.

Al suo arrivo lo hanno accolto la signora Petronilla, 108 anni, l’assessora comunale Ombretta Basso e gli alunni della scuola primaria, con le loro insegnanti. “Qui imparate a diventare buoni cittadini insieme, nella generosità e nell’accoglienza reciproca - ha detto scherzando sul fatto che anche di domenica i bambini hanno dovuto mettere il grembiule -. Questo è un posto fondamentale, perché tutti si sentano accolti, inclusi e per ciascuno ci sia un cammino di gioia, di crescita, di riflessione critica. Scoprirete le vostre passioni, quelle che guideranno la vostra vita, custoditele e coltivatele con cura”. Imbracciata la chitarra non si è tirato indietro a cantare insieme agli alunni il canto della felicità, poi ha salutato tutti i presenti. “E’ una realtà piccola, questa di Spineda, ma proprio per le sue dimensioni ne fanno la ricchezza per la qualità delle relazioni e dell’umanità che ogni giorno si sperimenta - ha ribadito il dirigente scolastico Paolo Boffo -; il dialogo con le famiglie poi ha favorito percorsi di integrazione. Qui sperimentiamo la laicità che sa riconoscere l’apporto spirituale e socioculturale che Gesù Cristo ha infuso in ogni ambito cambiando la storia dell’umanità”.

Al termine dell’incontro e della benedizione della scuola, il Vescovo, accompagnato dal parroco mons. Giorgio Piva, in processione con tutti i presenti, si è spostato sul sagrato rinnovato della chiesa parrocchiale, dove gli sono stati presentati da don Paolo Barbisan, direttore dell’ufficio Arte sacra della diocesi di Treviso, i lavori di rifacimento della facciata e della pavimentazione. “Questa è una comunità che ha a cuore la sua chiesa - ha detto - e attraverso questa opera di ristrutturazione ha creato un luogo di luce e nobilitato il centro del paese”. Sono stati dati intonaci nuovi e naturali, ritrovato un marmorino del 1700, risistemato il sagrato con una pietra importante e un disegno moderno, posto quest’ultimo che media tra “fuori” e “dentro”. “La facciata non è tutto, ovviamente, perché ciò che conta è quello che c’è oltre, ma stavolta è stato senza dubbio un lavoro deciso per valorizzare questa chiesa viva presente sul territorio”. La giornata ha avuto il suo cuore poi nella messa celebrata dal Vescovo e in un momento di convivialità con la cena alla sagra parrocchiale. “E’ stata una importante occasione di vita per la comunità - ha commentato don Giorgio Piva - che si è ritrovata nei luoghi più preziosi per questo territorio, attorno al suo pastore. Ringraziamo quanti lo hanno reso possibile e soprattutto il Signore che non smette di esserci accanto”.

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