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“Da borgo a borgo”: in bici da Quinto fino a Canizzano, lungo il sile

E’ una nuova pista ciclopedonale di circa 2,2 chilometri, parte del più ampio progetto della Greenway - nome dato dalla Regione Veneto alla rete dei percorsi ciclabili e ciclopedonali lungo il Sile - che si snoderà proprio seguendo le sponde del fiume di risorgiva più lungo d’Europa. Il cantiere è stato aperto ufficialmente lo scorso 4 settembre

Si chiama “Da borgo a borgo” e, tra circa 6 mesi, collegherà il centro di Quinto con i quartieri cittadini di Canizzano e Sant’Angelo. E’ una nuova pista ciclopedonale di circa 2,2 chilometri, parte del più ampio progetto della Greenway - nome dato dalla Regione Veneto alla rete dei percorsi ciclabili e ciclopedonali lungo il Sile - che si snoderà proprio seguendo le sponde del fiume di risorgiva più lungo d’Europa.

Il cantiere è stato aperto ufficialmente lo scorso 4 settembre a Quinto in via Nogarè, alla presenza della vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti, dell’assessore Federico Caner, del sindaco di Quinto, Ivano Durigon, e dell’assessore di Treviso Sandro Zampese, oltre che dei rappresentanti di VenetoStrade e Provincia di Treviso.

Nel dettaglio, il nuovo percorso per pedoni e ciclisti, inserito interamente nelle aree del Parco naturale regionale del fiume Sile, sarà percorribile da via Nogarè all’altezza del depuratore comunale e, lambendo a sud l’area dell’aeroporto Canova (la distanza dalla recinzione aeroportuale sarà di almeno 7,5 metri e in alcuni tratti di 5 metri) giungerà nella zona dei mulini di Canizzano, in via Mure. Il tratto finale del percorso prevede la realizzazione di un’area di sosta, in corrispondenza dei bacini di raccolta delle acque di fronte agli ex mulini di Canizzano. Qui sarà realizzata un’edicola per osservare il fiume e, oltre a nuove sedute, saranno predisposti punti di fornitura elettrica per eventuali ricariche delle e-bike, oltre che una fontana. L’opera ha un valore complessivo di 1 milione di euro (di cui 900 mila euro destinati dal Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile e i restanti 100 mila messi a disposizione dall’Amministrazione regionale), finanziato tramite la Regione con le risorse afferenti al Fondo sviluppo e coesione (Fsc) - Programmazione 2014-2020. La durata prevista per la realizzazione della ciclopedonale “Da borgo a borgo”, è di 170 giorni.

“Tra pochi mesi il nostro territorio comunale si arricchirà di un nuovo percorso ciclopedonale, che favorirà il turismo lento e promuoverà la mobilità sostenibile. Allo stesso tempo offrirà una nuova connessione, diretta e sicura, tra il nostro Comune e i quartieri di Canizzano e Sant’Angelo, favorendo una maggiore fruibilità delle aree vicine al fiume Sile oltre che un prossimo collegamento con la Treviso-Ostiglia, distante appena un chilometro” ha dichiarato il sindaco di Quinto, Ivano Durigon, che ha voluto portare all’attenzione dei presenti anche un’altra tematica: “Sarebbe bello e auspicabile che, oltre a questo nuovo percorso di collegamento, potesse venir presto ripristinato quello più storico, che ha sempre unito via Nogarè in Comune di Quinto con strada di Canizzano, in Comune di Treviso”.

L’auspicio di Durigon è chiaro: a due passi dall’inizio del percorso della nuova “Da borgo a borgo”, infatti, è presente da sempre - le prime testimonianze risalgono al catasto napoleonico - un ponte-passerella pedonale sul fiume Sile che, tuttavia, da oltre 25 anni, è chiuso e inaccessibile. Qui un tempo sorgeva lo storico mulino Granello, trasformato poi in un complesso abitativo, il Borgo ai Mulini. Dalla realizzazione del residence a fine anni Novanta, nonostante, pare, che le autorità dell’epoca avessero vincolato il mantenimento del pubblico passaggio, il ponte non fu mai più riaperto. Petizioni, interessamento di consiglieri del Parco del Sile, sopralluoghi di ogni possibile autorità competente e quant’altro non portarono mai a nulla. Che sia questa la volta buona?

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