Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Castelfranco, messaggio dei parroci per la Settimana Santa: "Non possiamo non celebrare la Pasqua!"
Per la Settimana Santa di quest’anno in ogni casa e in ogni famiglia siamo chiamati a preparare la Pasqua, cioè a predisporre spazi e segni per celebrare di giorno in giorno i misteri della nostra fede.
Questo il testo della lettera inviato dai parroci di Castelfranco Veneto ai propri fedeli in occasione di questa inedita Settimana Santa.
Carissimi,
ormai alle porte della Settimana Santa, vi raggiungiamo con questo nuovo messaggio per rinnovare la nostra vicinanza in questo tempo che continua ad essere di prova.
Quest’anno, come sapete, non sarà possibile celebrare la Pasqua insieme, in chiesa, nelle comunità. Ma non possiamo non celebrare la Pasqua! È il cuore della nostra fede! Proprio in questa situazione difficile, è ancor più necessario per noi cristiani vivere la Pasqua di Gesù. Lo spazio della casa è chiamato a diventare luogo della nostra liturgia, del nostro celebrare, dell’incontro con il Signore: le relazioni più intime, con le persone con cui viviamo in questo periodo, possono diventare il luogo in cui Dio viene ad abitare e si fa riconoscere.
Per la Settimana Santa di quest’anno in ogni casa e in ogni famiglia siamo chiamati a preparare la Pasqua, cioè a predisporre spazi e segni per celebrare di giorno in giorno i misteri della nostra fede: una tovaglia particolare, fiori, Bibbia o Vangelo, un pane, un crocifisso, delle candele, dei disegni dei bambini, come ci verrà indicato dal sussidio della diocesi che vi arriverà tramite i mezzi di comunicazione. E chi in questo momento vive da solo? Anche chi è solo celebra la Pasqua di Gesù, nostra speranza e consolazione.
Nella Settimana Santa potremo seguire in televisione le Celebrazioni di Papa Francesco e del nostro Vescovo Michele (consulta la programmazione qui). Sarà bello poterci raccogliere tutti (sacerdoti e fedeli) attorno al nostro Vescovo in comunione spirituale, sentendoci uniti come fratelli e sorelle di una grande famiglia. Vera celebrazione della Pasqua quest’anno sarà anche quella vissuta in casa: i fedeli, le persone, le famiglie, cioè il popolo di Dio, non è un soggetto passivo che assiste a un rito che altri celebrano per lui, ma è un popolo sacerdotale, in grado di celebrare autenticamente come soggetto vivo della fede. Le celebrazioni del Vescovo e di noi sacerdoti raccoglieranno e daranno unità alla fede celebrata nelle nostre case, attorno alla tavola di famiglia.
Proprio per questi motivi, a differenza di quanto comunicato la scorsa settimana, saranno trasmesse in diretta streaming sul canale Youtube Chiesa Castelfranco, soltanto le celebrazioni della Domenica delle Palme (Domenica 5 aprile, ore 10.30) e della Domenica di Pasqua (Domenica 12 aprile, ore 10.30). Quest’anno non ci sarà la benedizione dell’ulivo e non sarà a disposizione alle porte delle chiese per portarlo a casa.
Anche la celebrazione del sacramento della Riconciliazione non potrà essere vissuta come di consueto. Il Papa e i vescovi italiani, ci ricordano tuttavia che “l’atto di dolore perfetto (pentimento sincero unito al dolore profondo per l’atto compiuto), accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Nell’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento […] comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi”. (cfr. PRESIDENZA CEI, Orientamenti per la Settimana Santa)
A motivo delle limitazioni di movimento, è inoltre sospesa la celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione Cristiana. Prime Confessioni, Prime Comunioni e Cresime, saranno celebrate probabilmente all’inizio del prossimo anno pastorale dopo la ripresa del cammino con i ragazzi.
Ci prepariamo così a vivere la Settimana Santa, sicuri del fatto che noi siamo Chiesa, “corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte” (1 Cor 12, 27). Con questo spirito vi salutiamo rinnovando la nostra vicinanza nella preghiera e sperando di vederci presto riuniti assieme. (I Sacerdoti della Collaborazione - don Dionisio, don Alberto, don Paolo, don Davide, don Andrea e don Domenico)