martedì, 17 settembre 2024
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Castelfranco, la città è di nuovo "sottosopra"

Torna in città “Sottosopra”, pronta a scompigliare le idee, dal 23 al 26 maggio, della bella Città murata. A destare Castelfranco sono ancora una volta i giovani, un’ottantina, organizzati nel movimento Sottosopra e produttori dell’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco, con la collaborazione dell’associazione Dentro/Centro e il patrocinio del Comune di Castelfranco. “Sottosopra.

Torna in città “Sottosopra”, la manifestazione che ha debuttato il 30 settembre scorso e che in otto mesi è diventata grande, pronta a scompigliare le idee, dal 23 al 26 maggio, della bella Città murata.
A destare Castelfranco sono ancora una volta i giovani, un’ottantina, organizzati nel movimento Sottosopra e produttori dell’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco, con la collaborazione dell’associazione Dentro/Centro e il patrocinio del Comune di Castelfranco. “Sottosopra. Un nuovo punto di vista”, l’ultimo slogan, quasi a dimostrare che “qualcosa nel modo di vedere la cultura e i giovani possa cambiare” spiegano gli organizzatori.

Evento clou di questa seconda edizione è sabato 26 maggio, dalle 16 alle 24 dentro alle mura, lungo le strade rese completamente pedonali. Appuntamento alle 17.30 in piazzetta Guidolin con il leggendario alpinista Manolo, alias Maurizio Zanolla, che presenta il suo libro “Eravamo immortali”. A lui seguono l’artista Arcangelo Sassolino, il filosofo Luca Illetterati e il curatore ed esperto d’arte Guido Beltramini, per un dialogo sulle connessioni tra questi tre affascinanti mondi. Spazio alla poesia dalle 19.30 con il poeta Alessandro Burbank e il rapper Dargen D’Amico, pronti ad intrattenere il pubblico con un due reading poetici.

Si scaldano così i motori per la grande sfida serale: main event della serata, nello scenario incantato di villa Barbarella, la competizione di slam poetry con Dargen D’Amico, Alessandro Burbank e due grandi ospiti a sorpresa, diretti da Natalino Balasso in persona. La serata si conclude in musica, dalle 22.45 alle 24, nel plateatico davanti al duomo, con il live set del dj e produttore Clap! Clap! Coinvolte nel vortice creativo anche le attività del centro: in una macelleria le opere dell’artista Antonio Riello e una sua performance di stampa 3d, la vetrina di un parrucchiere diventa lo schermo di un cineforum, una boutique si apre alla degustazione di vini dedicati alle donne, piazza XXIV Maggio fa da scenario ad una parete di arrampicata per bambini e ragazzi. E ancora, in programma open talk su degrado e sostenibilità, un workshop di pittura su ceramica, uno di scrittura creativa e un laboratorio di danza e meditazione. Molte le esposizioni artistiche, dalla scultura alla fotografia. Verso sera non manca la musica, con i dj set di Bob Clat e Jhon Montoya in una fioreria adibita a palco, poi jam session musicali e spettacoli circensi, giochi per bambini e cucito.
In attesa del gran finale, mercoledì 23 maggio si è svolto il live di Emidio Clementi e Corrado Nuccini, in collaborazione con Veneto jazz, giovedì 24 il concerto con un’orchestra allargata, insieme a Enjoy Orchestra. Venerdì 25 è in programma l’aperitivo Sottosopra, con musica di Aperitivo al Verde Soundsystem, e l’Hackathon al teatro Accademico, un team working in cui squadre di ragazzi si sfidano per realizzare e proporre l’idea migliore per la candidatura della città a capitale italiana della cultura nel 2020.

“Il protagonismo giovanile ha rappresentato l’impianto del progetto – il commento dell’assessore alle Politiche Giovanili Sandra Piva –. Spero che questo macro evento possa ripetersi negli anni successivi diventando un festival per i giovani”. Protagonisti, ma supportati dalla Pro Loco: “Oggi avete conquistato tutti e vi siete meritati lo spazio che state ricevendo – dichiara il presidente della Pro Loco di Castelfranco Roberto Pinto rivolto ai giovani –, noi non abbiamo avuto altro merito se non aver creduto in voi da subito”, in occasione della prima edizione, in cui l’amministrazione comunale aveva dimostrato una maggiore cautela. “Quest’anno – dice Pinto – è stato più facile supportarli e affiancarli perché il coinvolgimento è stato trasversale”. D’altra parte, lo stesso Andrea Brunello, fra gli organizzatori, afferma: “Non siamo un rischio per la città ma una risorsa enorme”.

Insomma, è tutto pronto e nulla sembra poter intralciare il percorso e la motivazione di questi ragazzi, che prendono con filosofia anche la remota possibilità di una permanenza dei lavori in corso nel centro: “Abbiamo tante idee in cantiere – conclude Brunello –, speriamo non tanti cantieri tra le idee”.

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