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Casoni: espropri brutali, cittadini infuriati

Ai primi di giugno i tecnici sono arrivati per la bonifica bellica, ovvero la verifica sul terreno di eventuali ordigni inesplosi, distruggendo brutalmente vitigni, coltivazioni e raccolti. Da parte di alcuni dei settanta proprietari coinvolti negli espropri è scattata la reazione per i danni improvvisi: bastava avvisare prima e avrebbero proceduto con il raccolto e la messa a disposizione dei terreni.

Diventare sindaco e non avere neppure il tempo di pensare, ma indossare subito i panni del responsabile dell’ordine pubblico e lavorare d’intesa con i Carabinieri. E’ capitato a Cristiano Montagner, neo sindaco di Mussolente, che ha dovuto gestire gli espropri obbligati, veloci e quasi brutali della Sis, la società che sta realizzando, sotto la guida del commissario straordinario Silvano Vernizzi, la Superstrada pedemontana veneta. “La legge obbiettivo consente di farlo - spiega Montagner -, ma proprio per questo avevo coinvolto la Sis in una riunione il 30 maggio scorso per far in modo che i tenici della società preavvertissero del loro arrivo”. Invece ai primi di giugno i tecnici sono arrivati per la bonifica bellica, ovvero la verifica sul terreno di eventuali ordigni inesplosi, distruggendo brutalmente vitigni, coltivazioni e raccolti. Da parte di alcuni dei settanta proprietari coinvolti negli espropri è scattata la reazione per i danni improvvisi: bastava avvisare prima e avrebbero proceduto con il raccolto e la messa a disposizione dei terreni. Così Montagner ha dovuto scrivere alla Sis, al commissario Vernizzi, al prefetto di Vicenza, al governatore del Veneto Luca Zaia. “Con la presente - scrive il sindaco - siamo ad esprimere il profondo disagio e insoddisfazione di questa Amministrazione Comunale per quanto è successo nei giorni 12 e 13 giugno 2014, nella frazione di Casoni di Mussolente nei terreni di proprietà di alcuni cittadini misquilesi che hanno in corso una procedura di esproprio ai fini della realizzazione della Spv. Contrariamente agli accordi presi presso il nostro Municipio in data 30 maggio 2014, fra il sottoscritto, l’ingegner Dolgetta, in rappresentanza della Sis, e una rappresentanza dei cittadini espropriandi, nei giorni scorsi i vostri operai si sono presentati presso i proprietari di cui sopra per effettuare l’attività di bonifica bellica del terreno, estirpando coltivazioni e piantagioni di vitigni in atto, come riferitoci dai proprietari medesimi”.
“Riteniamo utile ricordare - scrive ancora il primo cittadino - che abbiamo intrapreso queste azioni a seguito delle note vicende che hanno visto l’intervento del sottoscritto e delle forze dell’ordine per sedare un potenziale e acceso scontro fra proprietari e addetti ai lavori della Sis in data 28 maggio”.
Dalla passata amministrazione Montagner ha ereditato questa mela avvelenata della mancata informazione ai cittadini espropriandi. “Non c’è una volontà di fermare l’opera - precisa Montagner -, soltanto desideriamo che la realizzazione avvenga nel rispetto dei  cittadini e del territorio. Le opere di mitigazione dell’impatto ambientale sono state accolte, manca invece un serio piano per il collegamento del futuro casello Loria Mussolente con la viabilità ordinaria”. Questo l’altro problema che il sindaco ha di fronte, infatti nel passato non è stato previsto nel Piano di assetto del territorio alcun intervento per regolare il futuro massiccio traffico di attraversamento di Casoni da sud a nord. “Oggi la strada passa davanti alle scuole elementari ed è complicata dalla presenza delle due curve in via Papa Giovanni. Per quando diventerà operativa la Spv occorre trovare una soluzione”.

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