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Casale riscopre i “suoi” barcari

Breve percorso pedonale a loro dedicato

Casale capitale dei barcari”: una prima iniziativa organizzata nell’ambito di un progetto di riscoperta di questo antico mestiere, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, è stato presentato nei giorni scorsi. Si tratta di un breve percorso pedonale lungo Sile, nella zona del porticciolo di Casale, dove verranno posizionati 8 banner che raccontano la storia e la tradizione dei barcari, oltre alle attività delle vecchie fornaci presenti del territorio. Attraverso foto e cenni storici sarà illustrata la lunga tradizione dei barcaioli, che trasportavano merci lungo il corso del fiume, contribuendo al sostegno economico di tutta l’area.

Il progetto si articola, inoltre, nella realizzazione di un Qrcode che rimanda a un percorso virtuale attraverso le bellezze naturalistiche e artistiche di Casale sul Sile. Non solo l’area del porticciolo, ma anche la chiesa di Santa Maria Assunta, che conserva un affresco di Giandomenico Tiepolo, il santuario di Conscio, la chiesa di Lughignano, oltre ad altri punti di interesse.

L’occasione per rendere pubblico questo progetto è stato l’evento “Sile follow me”, che si è tenuto il 6 giugno nell’auditorium cittadino . Una serata per raccontare le potenzialità dell’antica via d’acqua, il fiume Sile, evidenziata attraverso alcuni videoracconti di Andrea Lorenzon, creator e youtuber trevigiano, e la testimonianza di Marco Piccinno, titolare di “Venice Trail”. A raccontare la storia di Casale come Paese dei barcari è stato, invece Alessio Barbazza, storico e regista locale. Moderatore dell’incontro Gianluca Cappellazzo, docente e storico dell’arte.

“Si è trattato dell’occasione giusta per raccontare il nostro paese sotto il profilo storico, nell’ottica anche del potenziale turismo culturale che potrebbe stimolare - afferma la sindaca di Casale sul Sile, Stefania Golisciani -, turismo di prossimità e soprattutto turismo lento e sostenibile. Casale sul Sile nasce lungo la greenway che conduce al mare, dove si può ammirare la natura della restera del Sile. Lungo il tragitto si scorgono importanti ville, un tempo «case vacanza» dei nobili veneziani. Ma Casale è ricordata, soprattutto, per i barcari e per le sue fornaci, che hanno contribuito allo sviluppo industriale del Basso Sile tra il XIX e il XX secolo. Il nostro intento, attraverso questo progetto, è di dare lustro e visibilità a questa antica tradizione nell’ottica di una riscoperta degli antichi mestieri e della storia locale, un potenziale volano per un nuovo e più consapevole turismo”.

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