venerdì, 04 ottobre 2024
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Biadene, viaggio per gli ospiti del centro diurno Do-re-mi

Sul lago di Garda, tra sogni espressi e desideri realizzati

Un'esperienza di inclusione sperata, ma assolutamente inattesa, tanto da aver destato stupore e riconoscenza. E’ quella che hanno vissuto 4 persone con disabilità plurima e complessa frequentanti il centro diurno Do-Re-Mi di Biadene di Montebelluna, gestito dalla cooperativa trevigiana Il Girasole, insieme ai loro educatori e operatori.

Nel mese di giugno hanno vissuto una indimenticabile vacanza sul lago di Garda, pensata e programmata a partire dai desideri espressi dalle persone con disabilità: per qualcuno la prima esperienza senza la famiglia, per tutti è stata la prima volta in treno! L'aspetto più interessante, infatti, è che ci sono arrivati utilizzando normalissimi mezzi di trasporto pubblico, treni e autobus. “Di solito per spostarci dobbiamo usare i nostri mezzi già dotati di ogni strumento utile alla movimentazione di carrozzine e persone - racconta Valeria Barzan, coordinatrice del Servizio diurno -. Invece, stavolta abbiamo deciso “di osare” e abbiamo coinvolto «SalaBlu», il servizio specifico di Trenitalia per favorire il trasporto di persone con deficit motori. I loro operatori sono stati splendidi, un servizio impeccabile e umano”.

SalaBlu online è il servizio web di Rete ferroviaria italiana che, previa registrazione, consente ai viaggiatori con disabilità e a ridotta mobilità, di richiedere il servizio di assistenza in stazione.
Presente in 300 stazioni in tutta Italia, questo strumento è senza dubbio un segno dell’attenzione dei Ferrovie italiane verso le esigenze dei viaggiatori, con lo scopo di migliorare la qualità del viaggio e la vita di milioni di persone che ogni giorno utilizzano il treno per i propri spostamenti, soprattutto persone con disabilità anche importante. “Abbiamo trovato personale preparato, accogliente e disponibile anche in Atv Verona e nella struttura ricettiva, così ci siamo goduti sia il viaggio che la permanenza a Castelletto sul Garda - racconta Elisa Malvestio, educatrice del Centro che ha accompagnato l'uscita di 3 giorni in terra veronese. Non è affatto scontato, per chi vive una disabilità complessa, l'utilizzo dei mezzi pubblici e qualche criticità c’è stata, ma grazie alle persone (personale e altri viaggiatori) è stata agevolmente superata”.

Lungo la strada hanno incontrato turisti in viaggio, pendolari dei treni, con alcuni dei quali hanno scambiato qualche parola, battute, sorrisi, aiuti. La struttura ricettiva, dove hanno pernottato, è stata assolutamente adeguata e accogliente, anche il lungolago con le sue panchine a brevi distanze e nessuna barriera architettonica ha regalato passeggiate bellissime. “Eravamo pronti ad affrontare imprevisti, difficoltà, invece è filato tutto liscio. L'azienda di trasporti veronese è stata efficiente e pronta a farci viaggiare nei loro mezzi pubblici”. Segno dei passi avanti fatti nella direzione dell'inclusione di tutti e dell'attenzione che le persone hanno nell'avvicinare disabilità anche importanti. “Chi ha partecipato è stato tanto contento che abbiamo deciso in settembre di replicare l'iniziativa. Pensiamo che solo facendone esperienza, l’inclusione possa realizzarsi - conclude Valeria Barzan -. E alcune famiglie, conoscendo questa esperienza, hanno cominciato a pensare che viaggiare sia non solo desiderabile, ma anche possibile… per tutti!”.

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