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Assessori regionali in visita ai luoghi della Grande Guerra sul Montello

“Full immersion” nei luoghi montelliani per i due assessori regionali, Cristiano Corazzani, assessore al territorio, cultura e sicurezza, e Federico Caner, assessore all'attuazione del programma, rapporti con Consiglio regionale, programmazione fondi Ue, turismo, commercio estero.

Nata da una proposta di Marzio Favero, sindaco di Montebelluna ed anche coordinatore della Federazione dei Sette comuni del Montebellunese e presidente del Comitato scientifico delle Grande Guerra, la visita, durata dalle 11.00 alle 18.00 di lunedì 22 febbraio, ha visto la partecipazione anche dei sindaci della Federazione dei sette comuni, della direttrice regionale della Sezione Beni Culturali, Fausta Bressani, del dirigente del Comune di Montebelluna, architetto Roberto Bonaventura, e della direttrice del Museo civico di Montebelluna, Monica Celi.

L'obiettivo della visita è stato quello di verificare direttamente il livello di progettualità rispetto all'offerta culturale e turistica messo in campo nell'area montelliana sia sul piano generale, sia per la specificità del Centenario della Grande Guerra.

L'area del Montello, infatti, rappresenta una straordinaria rilevanza dal punto di vista storico avendo ospitato la Battaglia del Solstizio nel giugno del 1918, fungendo da cerniera tra il fronte del Piave ed il settore montano, attraverso il quale l'esercito italiano riuscì a respingere gli austriaci.

Numerose le testimonianze storiche e della memoria presenti nel territorio: dai luoghi di combattimento, ai centri teatro di battaglia di Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia, ai bunker, alle trincee, ai cippi, alle lapidi.

La visita ha interessato diversi di questi luoghi, a partire da Nervesa della Battaglia, in buona parte distrutta durante il conflitto mondiale, ed il cui centro si offre come esempio di ricostruzione post-bellica in cui prendono spazio edifici in stile liberti, art déco e neogotici.

A Nervesa la delegazione ha fatto tappa anche al Sacrario militare dove c'è un impegno di spesa da parte del Ministero della difesa per la sistemazione, in particolare rispetto alle infiltrazioni e le parti murarie che si stanno deteriorando; all'ex Abbazia di Sant'Eustachio dove il Comune ha pubblicato un bando che prevede l'istituto della concessione per cui chi si aggiudicherà la gara, in cambio dell'utilizzo dell'Abbazia, si impegnerà a restaurare il complesso per un valore complessivo di 1milione e 730mila euro; al campo aviazione gestito dall'associazione Jonathan Collection diretta dal comandante Giancarlo Zanardo.

E' questo un luogo significativo sia dal punto di vista storico che tecnologico, in cui è stata ricostruita la fase pionieristica dell'aviazione che coincide con la prima Guerra mondiale. Molti i modelli presenti: dal fragile Wright Flyer 1-1903M dei fratelli Wright del 1903, al monoplano Blériot XI-2M che attraversò la Manica nel 1909, agli apparecchi della prima Guerra mondiale (Fokker DR.1M 1917, Caproni Ca.33Z 1914, Spad XIII R (1917) a quelli degli anni '30 (De Havilland DH.82A Tiger Moth1931) e della seconda Guerra Mondiale (Jurca MJ-77 Mustang Gnatsum 1975).

In questo caso partiranno nei prossimi mesi i lavori per la realizzazione di un hangar più esteso che consentirà di visitare meglio il luogo rendendolo un “museo volante” di valenza internazionale (l'opera, del costo di 460mila, è finanziata con 322mila euro dalla Regione e con 138mila euro dal Comune di Nervesa).

A Giavera gli assessori sono stati accompagnati a Villa Wasermann e al cimitero britannico che raccoglie le tombe di 417 soldati britannici morti in Italia durante la prima Guerra Mondiale, dove, grazie anche all'intervento di un'associazione, è stata creata una sorta di ‘Spoon River‘ in territorio italiano.

Immancabile la tappa a Villa Correr Pisani di Biadene di Montebelluna che, grazie all’alleanza finanziaria che vede la compartecipazione della Regione Veneto con un finanziamento di 2,1 milioni di euro, di Veneto Banca, con un contributo di 1 milione di euro, e di un finanziamento comunale di 2 milioni di euro, si presta ad ospitare un Memoriale contemporaneo della Grande Guerra, essendo localizzata in un luogo significativo rispetto al periodo successivo alla disfatta di Caporetto quando il fronte si spostò proprio sul Piave e sul Montello.

La vista si è conclusa con Villa Pontello a Crocetta del Montello, a sua volta già beneficiaria di un contributo attraverso l'Intesa programmatica d'area, per la messa a norma ed il miglioramento dell'edificio. Anche per Villa Pontello i progetti non mancano in quanto, essendo già stata luogo che dava ospitalità alle orfane di guerra, c'è l'intenzione di trasformarla in un museo del periodo del Dopoguerra.

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