Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Lotta alla mafia, la parola ai ragazzi. A Casier i loro pensieri in un libro
Lunedì 8 aprile, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha incontrato gli studenti dell’istituto comprensivo di Casier nel palazzetto dello sport, in occasione della presentazione del saggio “Giovani studenti contro le mafie - Nulla è stato vano” (Supernova edizioni), che raccoglie 116 punti di vista di altrettanti studenti in tema di lotta alla mafia e alla cultura mafiosa.
Il volume, che rientra nella collana di saggistica Le Vele diretta da Gianluca Prestigiacomo, è stato presentato nello stesso luogo dove il 23 maggio 2023 è stata celebrata la Giornata nazionale della Legalità, ricorrenza istituita in ricordo della strage di Capaci, in cui vennero assassinati il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Nel corso della giornata commemorativa, a cui hanno partecipato circa 500 studenti e alcuni esponenti della lotta alla mafia (come il prof. Enzo Gui- dotto, consulente della Commissione parlamentare antimafia, e l’on. Carmine Mancuso, presidente dell’Associazione delle vittime di mafia), è nata l’idea di trasformare la mattinata in un laboratorio culturale, supportato dagli stessi studenti. Nonostante l’anno scolastico fosse prossimo alla conclusione, la dirigente scolastica, Stefania Nociti, e il sindaco, Renzo Carraretto, hanno dato un forte impulso affinché il progetto prendesse forma. Sono stati raccolti i contributi contro il fenomeno mafioso di ben 116 studenti dell’istituto comprensivo di Casier, poi consegnati alla redazione di Supernova. Brevi testi, in cui le studentesse e gli studenti manifestano ognuno la propria presa di posizione contro un fenomeno che, radicandosi ovunque, ha, di fatto, annientato il tessuto sociale.
“La pubblicazione di questo volume costituisce per il nostro Istituto un importante traguardo e, al contempo, un punto di partenza per una riflessione approfondita sul fenomeno mafioso e sulla cultura mafiosa a esso sottesa, che mina alle radici i presupposti della convivenza civile. La scelta di dare voce direttamente agli studenti fissando i loro pensieri nella scrittura, coincide con la convinzione che la scuola possa e debba diffondere una autentica cultura della legalità calata nell’agire quotidiano e nell’esercizio del reciproco rispetto”, ha commentato Nociti.
“Di fatto - dichiara il direttore della collana, Prestigiacomo - il libro è un manifesto contro le mafie, che restituisce il necessario liquido di coltura per le nuove generazioni. In buona sostanza, una delle poche volte in cui viene concretamente lasciata la parola soltanto ai giovani”.