Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Olmi e Cavriè, in bici ricordando don Edy
Dal 23 al 30 giugno, il gruppo “Amici in bici” attraverserà l’Italia da nord a sud per raggiungere San Giovanni Rotondo in Puglia, luogo in cui sorgono il santuario di San Pio da Pietrelcina, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e il convento dove il santo visse e dove sono custodite le sue spoglie.
Sette i partecipanti (Gianni Pasqualini, Markus Schmalbach, Luigi Morandin, Augusto Sartori, Andrea Casagrande, Valerio Vazzoler, Stefano Stocco) e due accompagnatori (Pierluigi Sozza e Franco Marcon), per un totale di 770 km e un obiettivo ambizioso: raggiungere la somma di 5.390 euro, ovvero un euro per ogni chilometro percorso da ciascuno dei ciclisti. L’iniziativa, come le precedenti, è nata al fine di raccogliere fondi (che saranno devoluti alla Caritas parrocchiale e alle missioni diocesane) per sostenere molte famiglie bisognose, sulle tracce dell’insegnamento di don Edy Savietto, alla cui memoria l’evento si ispira. Il sacerdote, già parroco di Olmi e Cavriè, morto improvvisamente in Brasile, a Pacaraima, nel dicembre scorso, era infatti l’anima del gruppo, insieme al quale, quando era parroco delle due comunità sanbiagesi, aveva già partecipato a due percorsi ciclistici a sfondo spirituale e aveva organizzato con cura e nei minimi dettagli anche l’attuale pellegrinaggio, al quale avrebbe partecipato.
Poi, a dicembre, la sua scomparsa. Inaspettata e sconvolgente, eppure traboccante di fecondità. In omaggio alla testimonianza da lui impressa nei cuori di chi lo ha conosciuto, i compagni di avventura hanno deciso di proseguire nell’impresa, nonostante la sua assenza.
Lungo la via, si pregherà in cinque santuari, secondo le intenzioni di papa Francesco, perché non ci siano più guerre né fame nel mondo. Come per padre Pio, confessore, forgiatore di anime e autore di innumerevoli conversioni attraverso la preghiera e l’esempio di una straordinaria esistenza, anche nella vita di don Edy si sono intrecciati in un abbraccio indissolubile contemplazione e azione, preghiera e opere, intimo colloquio con Dio e carità. Sono questi gli ideali che gli “Amici in bici” intendono adottare come principi ispiratori della loro esperienza peregrinante, un viaggio divenuto simbolo del cammino stesso della vita.
“Questo pellegrinaggio è dedicato a te, don Edy.
Perché il tuo cuore seguiti a battere, la tua voce continui a risuonare, le tue mani non cessino di operare, il tuo sguardo di indicarci la via. Perché tu prosegua a correre per le strade del mondo e a incarnare il Vangelo attraverso le nostre singole esistenze e possa essere, ancora e per sempre, Parola viva di Dio venuta ad abitare il nostro tempo”, la dedica di coloro che promuovono l’iniziativa.