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A Cornuda anno dedicato a San Martino

Cornuda è pronta a rivivere e ripercorrere l’11 novembre una storia lunga 1700 anni: nel 316 circa a Sabaria, l’attuale Szombathely (Pannonia - Ungheria) nasceva san Martino, vescovo di Tours, patrono di Cornuda, ed ora tutta la comunità cornudese si prepara a vivere l’«Anno Giubilare di San Martino».

La figura di san Martino, come sostengono i due parroci in solido della Parrocchia di Cornuda don Francesco Marconato e don Franco Zoggia, è ancora attuale nella vita della società civile: “San Martino, nel suo tempo, è stato decisamente una figura poliedrica, ricca di numerose sfaccettature: cristiano, fondatore di monasteri, uomo dalla profonda spiritualità, uomo di carità, pastore… in lui si riassumono numerosissimi tratti del cristiano che realizza un’umanità piena e completa, capace di essere un punto di riferimento non solo per i credenti, ma per l’intera società civile e per un’intera epoca storica”.
Ed è proprio vero perché San Martino ha vissuto da soldato, poi da monaco, sacerdote e Vescovo senza dimenticare mai le sue origini di popolano e per questo ha sempre mantenuto il suo stile di vita vicino alla gente, in comunione con tutte le fasce più povere del popolo. Simbolo di carità, come ci ricorda la celebre vicenda del mantello strappato per donarlo ad un povero, era anche un uomo d’azione, un pastore attento all’evangelizzazione delle campagne e vicino alla classe contadina; diede vita ad un nuovo modo di interpretare il ministero episcopale, muovendosi in prima persona per diffondere il messaggio di Cristo.
Per tutti questi motivi, alla sua morte nel 397, Martino divenne patrono dei viticoltori, dei bottai, dei maniscalchi, dei cavalieri e fanti, nonché protettore dei campi, dei raccolti e degli animali domestici: patrono del popolo.
Ed ora, tutto il popolo di Cornuda si prepara a camminare con Martino in quest’anno giubilare che sarà carico di eventi a partire proprio dal prossimo 11 novembre, giorno della festa del patrono, in cui ci sarà la messa delle 15 per i ragazzi e quella delle 20.30 presieduta da don Mauro Motterlini per tutta la comunità. Sabato 14 novembre avrà luogo il concerto dell’«Ensemble Vocale Academia Ars Canendi», diretto da Manuela Meneghello, seguito dal pranzo di San Martino in oratorio domenica 15, momento di festa e fraternità incentrato sulla figura del santo. Ad aiutarci a ripercorrere la vita di Martino interverranno alcuni esperti che proporranno 7 appuntamenti durante tutto l’arco dell’anno incentrati sulla vita del Santo, ospitati nella “Sala Giovanni XIII” e nella chiesa dedicata proprio a lui. L’anno giubilare non coinvolgerà solo le associazioni strettamente collegate alla parrocchia, ma anche gran parte di associazioni, commercianti e gruppi come la Pro Loco, I Gaet (gruppo teatrale), il Comune, l’Oratorio, le scuole elementari e medie. Si (re)introdurrà anche una “Fiera di San Martino” con stand agricoli didattici, animali da cortile, cibi che recuperano le tradizioni, le identità e gli stili di vita a cui Martino prestava particolare attenzione. Insomma, l’anno giubilare coinvolgerà tutti, per raccontare la storia di un Santo che visse la sua vita spendendo se stesso, per tutte le persone.

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