Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Autismo: apre a Borghetto la "Casa di Anna"
La struttura accoglierà ragazzi e adolescenti con problemi di autismo per esperienze di autonomia dai nuclei familiari e percorsi terapeutici che li vedranno impegnati in attività didattiche e ricreative e nella cura del verde e degli orti.
“Una testimonianza vera di welfare di comunità, frutto della mobilitazione di tanti e della collaborazione tra famiglie, volontari, associazioni e istituzioni”. Così l’assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin ha definito la Casa di Anna, una casa di accoglienza e di autonomia per bambini e adolescenti con sindrome autistica, inaugurata sabato 16 ottobre a Borghetto di San Martino di Lupari.
Esperienze di autonomia
Nata dall’impegno dei genitori dell’associazione Aiutismo onlus (che fa riferimento al Coordinamento autismo Veneto) e dalla disponibilità dei proprietari a cedere l’immobile, con il supporto della cooperativa Nuova Vita e del Consorzio rete Alta Padovana, la Casa di Anna accoglierà ragazzi e adolescenti con problemi di autismo per esperienze di autonomia dai nuclei familiari e percorsi terapeutici che li vedranno impegnati in attività didattiche e ricreative e nella cura del verde e degli orti. Una formula residenziale, tra ‘casa protetta’ e ‘fattoria didattica’, che aiuterà i residenti a esprimere le loro potenzialità e le famiglie a fare rete e a trovare supporto e affiancamento.
Questa casa, dicono all’associazione Aiutismo onlus, “è la realizzazione di un importante obiettivo che l’associazione si era posta sin dalla sua nascita; una casa, perché quello che si vuole realizzare è un posto in cui i ragazzi si sentano come a casa e possano fare prove di volo, cioè acquisire quelle le autonomie individuali che gli permettano di migliorare la loro qualità di vita; i campi perché coltivare la terra permette di vedere direttamente il risultato del proprio lavoro e accrescere la stima in sé stessi. La casa nasce per aiutare i ragazzi e le famiglie, ad affrontare le difficoltà e le sfide di ogni giorno, per dare un punto di aiuto e riferimento ai genitori per incontrarsi, per fare rete, per poter attivare servizi come campi estivi, prove di volo nei weekend, doposcuola e altre attività che diano sollievo all’impegno costante delle famiglie”.
Il plauso della Regione Veneto per l’iniziativa
“La Regione Veneto guarda con grande interesse a queste esperienze che nascono dal basso, dalla buona volontà e dall’esperienza concreta delle persone - ha sottolineato l’assessore Lanzarin, al taglio del nastro - a servizio delle famiglie e con il ruolo attivo delle stesse famiglie e di associazioni e aziende. Rappresentano modelli di accoglienza leggera, dove i ragazzi si sentono a casa. Progetti come la Casa di Anna sono destinati a fare scuola nelle politiche per la disabilità e nella tipologia degli interventi da mettere in campo per il dopo di noi, quando vengono meno le figure parentali di riferimento”. L’assessore ha infine ricordato l’attenzione e l’impegno della Regione nei confronti delle persone con disturbi delle sindromi autistiche, con il sostegno attivo a due nuovi centri di accoglienza e servizi, la costituzione dell’apposito tavolo regionale e il sostegno al Coordinamento regionale. “Siamo tutti consapevoli che sul tema autismo abbiamo ancora molta strada da fare. I due centri regionali individuati, i tavoli regionali che stanno già lavorando e l’esperienza concreta del Coordinamento autismo Veneto saranno fondamentali per dettare le nuove linee guida per il Veneto”.