martedì, 08 aprile 2025
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Papa Francesco e lo stupore dei mass media

I mass media attendono e riportano ogni intervento di papa Francesco con una costante benevolenza, sottolineando continuamente la rottura con un certo modo di esercitare il ministero petrino e con un certo modo di essere Chiesa. Quest’unica maniera di leggere la persona e gli interventi del Papa lascia alcuni cristiani alquanto perplessi. E’ davvero quello che il Papa sta dicendo?

Stupisce lo stupore che il Papa continua a suscitare in tanta gente, a dieci mesi dalla sua elezione. Come cattolici, ci fa piacere vedere un tale accorrere di persone, udire continui commenti positivi ad ogni Angelus, ad ogni udienza, ad ogni omelia. Sorprende che tanti bambini sappiano cosa dice il Papa.Fa una certa meraviglia vedere due vecchi lupi del laicismo, Marco Pannella ed Eugenio Scalfari, parlare positivamente e assai spesso del pontefice di Roma. Il primo su Radio Radicale e il secondo sul quotidiano La Repubblica narrano e spiegano il Papa, forse attirati da questa figura che sembra aver addolcito la lorosevera senilità. Due lupi ammansiti e un Francesco: par di tornare nella Gubbio dei primi del 1200.I mass media attendono e riportano ogni intervento di papa Francesco con una costante benevolenza, sottolineando continuamente la rottura con un certo modo di esercitare il ministero petrino e con un certo modo di essere Chiesa. Quest’unica maniera di leggere la persona e gli interventi del Papa lascia alcuni cristiani alquanto perplessi. E’ davvero quello che il Papa sta dicendo?Spesso vengono sottolineate le nuove presunte posizioni pontificie sulle coppie irregolari, sull’amministrazione dei sacramenti, sulle considerazioni attorno al mondo gay. Ormai si ripete come una giaculatoria che questo Papa è avanti rispetto alla Chiesa e perfino ai politici (in qualche caso non ci vuole molto). Ma papa Bergoglio sta davvero cambiando la dottrina cristiana? C’è chi si esalta e chi è sconcertato.  Il battesimo di GiuliaDomenica scorsa, nella festa del Battesimo di Gesù, il Papa ha battezzato 32 bambini. Una di loro è figlia di una coppia sposata solo civilmente. Ovviamente tantissimi giornalisti hanno sottolineato la straordinaria apertura di questo Papa che fa passi mai compiuti mentre la chiesa... e via le solite considerazioni.
Ripeto, fa piacere che si parli bene del Papa, ma è un dato di fatto che nelle nostre parrocchie si battezzano figli di coppie assai più strane che di due sposati civilmente. Da sempre queste situazioni sono accolte con carità pastorale e si cerca di inserire quel figlio, non certo responsabile della situazione dei genitori, dentro la relazione con Gesù e con la comunità dei credenti. È una realtà che la Chiesa ha considerato da sempre; anche il codice di diritto canonico se ne occupa prevedendo i casi di irregolarità. L’unica cosa che colpisce i credenti è non tanto che si battezzi il figlio di una coppia irregolare, ma che tali coppie siano la maggior parte delle famiglie che oggi chiedono il battesimo. Pare evidente che si vuole far passare per straordinario ciò che è comune e normale amministrazione.
L’uso del PapaNel vangelo i farisei cercavano di usare Gesù per andare contro i sadducei, ed entrambi li usavano contro gli erodiani. Ma Gesù non si lasciava usare.
Un certo laicismo vuole usare papa Francesco per confermare le proprie teorie, cercando autorevolezza. Mi pare che il Papa non si lasci usare e sia in una posizione non manipolabile. Non sia sconcertato chi crede che il Papa voglia cambiare la fede cristiana: sta dicendo le stesse cose che dicevano i suoi predecessori.
Certo egli mette le scarpe nere ed è visto con stima; mentre Benedetto metteva quelle rosse scatenando l’ironia di tanti: Francesco non dice cose diverse da Benedetto. Entrambi contro il carrierismo, contro la pedofilia, contro una gestione economica dissennata. Il primo si è dimesso forse perché si è reso conto che non riusciva in tutto ciò, anche in ragione dell’età avanzata, e ha lasciato il testimone a chi lo Spirito ha voluto indicare.
Medium e messaggioIl sociologo canadese Marshall McLuhan (1911-1980) è stato uno dei maggiori studiosi dei mezzi di comunicazione.
Egli sostenne che il mezzo tecnologico determina la struttura della comunicazione la quale dà forma al modo di pensare della gente, indipendentemente dai contenuti dell’informazione di volta in volta trasmessa. Questo Papa non ha ricevuto un’etichetta negativa dai mezzi di comunicazione, purtroppo questo accadde ad alcuni suoi predecessori: Paolo VI – il papa triste, Benedetto XVI – il pastore tedesco.
Nei suoi confronti è stata usata una dimenticata benevolenza o egli ha saputo parlare con una sconosciuta capacità di comunicare? Forse una ipotesi non esclude l’altra. Il suo modo di porsi ha certamente facilitato l’accoglienza della sua persona e del suo ruolo nella chiesa e nel mondo. L’affermazione più nota di McLuhan è che il medium è il messaggio, cioè il modo nel quale noi comunichiamo è anch’esso messaggio. Pare che questo Papa lo abbia capito bene e lo stia insegnando al mondo intero, dimostrandosi più libero di coloro che lo voglio arruolare tra le loro schiere.

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