Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Turismo: il Veneto torna a sorridere
Nel Veneto il turismo ritorna a essere una gallina dalle uova d’oro. Il 2023 supera di slancio i numeri del 2019, l’anno prima del Covid. Nel 2023 sono arrivati in visita in Veneto 21,1 milioni di turisti, un milione in più di quanti erano giunti nel 2019. Una crescita che si spalma in tutti i mesi dell’anno, con segnali negativi solo in marzo, giugno e agosto. Una crescita del 4,3 per cento.
Un turismo che non parla italiano, per il 65 per cento: ritornano gli americani, tornano, nonostante i timori della vigilia, tedeschi e austriaci, mancano i russi e, ancora per quest’anno, il Sudest asiatico. Netta la crescita delle strutture extralberghiere: agriturismi, bed and breakfast, camping crescono del 19,6 per cento. Più lenta la ripresa degli alberghi, che segnano un 4,3 per cento in meno. Per quanto riguarda le presenze, nell’extralberghiero crescono del 7,5 per cento, mentre nell’alberghiero diminuiscono del 6,7 per cento. Gli analisti confermano la tendenza alla vacanza breve, quindi il Veneto, anche in futuro, avrà più arrivi, ma qualche presenza in meno. I numeri così forti dell’extralberghiero rispetto al 2019 per alcuni si giustificano con l’introduzione dei “codici identificativi”, che hanno fatto emergere, in questi ultimi due anni, molte strutture che prima operavano senza dichiararlo apertamente.
Il dato in controtendenza è quello della provincia di Treviso, dove il segno meno è del 5,3 per cento. Venezia, alla fine, si conferma sempre molto robusta, con quasi 11 milioni di arrivi, seguita da Verona, ma con metà degli arrivi. Ripresa per Belluno, che ha il recupero più consistente in regione, +11 per cento. Contraddittori i numeri di Treviso: l’alberghiero è al -15 per cento, mentre si registra un +30,5 nell’extra alberghiero. A Venezia e Padova i turisti preferiscono ancora la soluzione alberghiera. Gli stranieri superano le cifre del 2019, e sfiorano i 14 milioni di arrivi.
La classifica Sistemi turistici locali, Stl, vede Venezia al primo posto, seguita a distanza dal lago di Garda (3 milioni: la metà di Venezia) poi Verona, e infine i 1,4 milioni di Jesolo. Sotto il milione di arrivi le Dolomiti, Treviso, Bibione, Chioggia (che pur segna un incredibile +30 per cento nel 2023), le Terme Euganee, Cavallino Treporti, Caorle, Vicenza, Belluno, Altopiano di Asiago.
Mettendo assieme le località balneari, si arriva a circa 4 milioni di arrivi, il Garda, da solo, raggiunge quasi la stessa cifra. Molto significativo il dato dei comprensori, dal quale risulta che metà degli arrivi nel Veneto sono legati alle città d’arte: Venezia, Verona, Treviso, Padova e gli altri centri artistici totalizzano 11 milioni di arrivi. La crisi del comprensorio montano non sembra esserci, visto che tra il 2019 e il 2023 cresce dell’11 per cento.
Un discorso a parte va fatto per il le colline del Prosecco con 200 mila visitatori e un +15 per cento che, se si restringe il calcolo ai 12 Comuni più centrali, arriva addirittura a +24 per cento, in un contesto, quello trevigiano, che, come abbiamo visto, cala del 5,3 per cento. Sulla stessa linea Asolo, che realizza ottime performance.