Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
“Chiese aperte per Dante”: l’omaggio della Diocesi di Treviso a 700 anni dalla morte del poeta
Una “maratona” di letture dantesche tra poesia, musica e arte in sei tra le più belle chiese di Treviso: è l’iniziativache la Diocesi, in collaborazione con la Città di Treviso e altre realtà culturali propone sabato 25 e domenica 26 settembre a 700 anni dalla morte del sommo poeta.
Ad organizzare la “due giorni” i volontari di “Chiese aperte”, la realtà culturale nata nell’ambito dell’ufficio diocesano per i Beni culturali per valorizzare le chiese cittadine e le opere in esse custodite, che ogni domenica accoglie centinaia di persone alle quali illustra il patrimonio storico – artistico che esprime l’identità cristiana del territorio.
Sabato 25 alle ore 16, in contemporanea nelle chiese del Duomo, di sant’Agostino e nel tempio di San Nicolò, e alle ore 18 nelle chiese di San Vito - Santa Lucia e di San Gregorio, le letture dantesche curate dai volontari dell’associazione che in queste settimane sono stati preparati dall’attore Davide Stefanato, con interventi musicali di docenti e studenti del conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto e la presentazione di un’opera d’arte legata al tema proposto. I brani della Commedia sono tratti da alcuni Canti di Paradiso, Purgatorio e Inferno. Venti le voci coinvolte.
Domenica 26, alle 20.30, nella chiesa di San Francesco, “Paradiso, XI – Canto di Francesco”, lettura del canto dedicato in gran parte al santo di Assisi, grazie all’elogio che ne fa il domenicano san Tommaso d’Aquino. Introduzione di Davide Stefanato, attore, mentre la voce recitante è di Jgor Barbazza, attore. Il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, proporrà un commento spirituale sul canto, mentre gli interventi musicali saranno a cura di Kalicantus Ensemble, diretto da Stefano Trevisi, che eseguirà laude le ‘300.
La chiesa di San Francesco ha un legame particolare con la famiglia Alighieri, poiché custodisce l’Arca sepolcrale di Pietro, figlio primogenito del poeta, giudice, poeta a sua volta e commentatore della Divina Commedia, che abitava a Verona e morì improvvisamente nel 1364, durante un suo soggiorno a Treviso.
Il progetto “Chiese aperte per Dante” è a cura di Livia Andrigo, direzione artistica di Davide Stefanato.