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"C'è da fare"... con parole nuove

Terza edizione per l’evento che unisce, all’interno di un’azienda, musica, danza e testimonianze dal mondo del lavoro. Il tema di quest’anno pone l’attenzione, in particolare, a un’economia che non abbia nel profitto l’unico fine. L’appuntamento è per sabato 12 giugno, con inizio alle ore 17.30 nella sede dell’azienda di autoservizi Bonaventura Express di Badoere; sarà presente anche il Vescovo

Torna con la terza edizione l’evento “C’è da fare”, musica, danza e testimoni dal mondo del lavoro. Lo organizza la Commissione diocesana per la Pastorale del Lavoro, la Fondazione Opera Monte Grappa, l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti (Ucid) di Treviso, con il patrocinio del Comune di Morgano, in collaborazione con Musicalmente Orchestra. Le coreografie sono di Martina Serena per Artedanza, la direzione artistica e musicale del maestro Matteo Del Negro. 

L’ingresso è gratuito ma contingentato, previa iscrizione dal sito della scuola di formazione professionale Opera Monte Grappa (www.fomg.it). L’appuntamento è per sabato 12 giugno, con inizio alle ore 17.30, nella sede dell’azienda di autoservizi Bonaventura Express di Badoere (Treviso). Il tema di quest’anno è “Con parole nuove!”. Il format si propone di presentare testimonianze diverse dal mondo del lavoro, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, in una cornice spettacolare, con musica dal vivo e coreografie. Sono previsti gli interventi del vescovo di Treviso, Michele Tomasi, del sindaco di Morgano Daniele Rostirolla, di imprenditori e protagonisti a diverso titolo del mondo del lavoro.

“Un evento nel quale si fonderanno musica e testimonianze - anticipa don Paolo Magoga responsabile dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, oltre che presidente della Fondazione Opera Monte Grappa -. Avremo sette testimonianze di imprenditori e persone legate al mondo della formazione. Attraverso sette parole «chiave», desideriamo porre l’attenzione su una nuova economia che non ha nel profitto l’unico fine, sulle imprese che favoriscono un’economia circolare e sostenibile nel rispetto del territorio e dell’ambiente”.

Un’attenzione particolare sarà anche rivolta alla resilienza che il mondo del lavoro e della scuola hanno attivato per superare la dura prova causata dal coronavirus.

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