Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Nel primo anniversario della morte, mons. Magnani ricordato da cinque vescovi
Una celebrazione con cinque Vescovi e numerosi sacerdoti, oltre a fedeli diocesani che hanno conosciuto mons. Paolo Magnani, vescovo di Treviso dal 1989 al 2003, e hanno collaborato con lui: questa mattina, 11 novembre, nella chiesa di Sant’Agnese a Treviso, il vescovo Michele Tomasi ha presieduto la messa nella festa di San Martino vescovo, e nel primo anniversario della morte di mons. Magnani, precisamente nello stesso giorno del funerale, avvenuto l’11 novembre 2023.
Insieme a mons. Tomasi, hanno concelebrato mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo emerito di Udine, mons. Egidio Miragoli, vescovo di Mondovì, segretario di mons. Magnani a Lodi, mons. Adriano Cevolotto, vescovo di Piacenza – Bobbio, per molti anni suo segretario a Treviso, mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi.
All’inizio della celebrazione il saluto di don Bernardo Marconato, parroco di Sant’Agnese e ultimo segretario del vescovo Magnani, che ha sottolineato il legame di affetto sia dei Vescovi che dei sacerdoti e dei fedeli presenti, con il vescovo Paolo, e la riflessione di mons. Tomasi, che ha messo in luce come siano l’amicizia e la relazione con mons. Magnani ad aver permesso di “ritrovarci qui oggi, nel ricordo e nella riconoscenza al Signore per il dono della sua vita e del suo ministero”.
E’ stato il suo segretario al tempo del ministero a Lodi (dal 1977 al 1989), mons. Miragoli, a tratteggiarne il ricordo nell’omelia, attingendo ai ricordi personali ed evidenziando alcuni aspetti che lo hanno accompagnato per tutta la vita: “Per noi Vescovi presenti oggi, ricordarlo e pregare per lui è saldare un debito di riconoscenza e, insieme, riconoscerci tra noi, collaboratori che il vescovo Magnani ha saputo scegliere, formare e accompagnare”. Un pastore, ha poi ricordato Miragoli, “fortunato in vita e in morte”, discepolo dell’apostolo Paolo, che ha incarnato le caratteristiche dei Vescovi descritte proprio da san Paolo nella lettera a Tito proposta dalla liturgia di oggi.
Definendolo un vescovo “itinerante” grazie alle visite pastorali, mons. Miragoli ne ha poi messo in luce il distacco dai soldi e la generosità e la carità, che praticava nella discrezione. Un vescovo, infine, “che ci ricorda che un pastore deve radicarsi in una storia e in un territorio particolari”. E mons. Magnani lo ha fatto studiando e promuovendo la conoscenza della storia ecclesiale sia di Lodi che di Treviso, scrivendo di figure episcopali (tra cui mons. Luigi Tosi, di Pavia, mons. Alessandro Maria Pagani, di Lodi, mons. Andrea Giacinto Longhin, di Treviso) e sacerdotali, in particolare dell’800 e del ‘900, acquisendo un metodo scientifico di ricerca, grazie alla collaborazione di docenti dell’Università di Pavia.