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Catecumeni: Chiesa che discerne e genera alla fede

14 giovani e adulti hanno celebrato domenica 18 febbraio il rito di Elezione presieduto dal Vescovo

Il rito di elezione, nel corso dell’itinerario catecumenale di un adulto, segna un passaggio importante e quasi decisivo. Esso si presenta all’incrocio tra il desiderio del singolo di accogliere il Vangelo del Signore che ha risuonato per primo nella propria vita e il discernimento della Chiesa che attesta la serietà delle intenzioni e del cammino dei catecumeni. Da questo incontro, si aprono passi concreti di conversione, nella fedeltà al tesoro della fede che la Chiesa custodisce e trasmette senza sosta.

In un suggestivo dialogo del pastore diocesano con i catechisti, i padrini e le madrine, la liturgia rende visibile l’incontro tra queste due dimensioni cruciali di ogni cammino di fede.

Non si diventa cristiani senza “volerlo”. Per diventare e vivere da discepoli del Signore, è necessario dire il proprio amen, manifestare la propria intenzione e la propria volontà di seguire il Signore. Occorre un sì consapevole. La Chiesa non chiede “garanzie di riuscita” a chi si incammina nella vita cristiana, ma chiede che sia esplicitata la libera e consapevole volontà di camminare sulle vie del Vangelo.

D’altro canto, non si diventa cristiani nemmeno “da soli”. La tradizione vivente della Chiesa ci precede sempre e ci viene consegnata da chi, nella fede, ci precede. La comunità dei discepoli, infatti, viene sempre prima di noi e, come una madre, accoglie, accompagna, corregge, indirizza, mostra la bellezza del Vangelo, fonte di salvezza. In una parola, trasmette la fede, cioè, come affermava Yves Congar, la progressiva comprensione del mistero dell’amore di Dio, celebrato, accolto, pregato e concretizzato nella vita. I nostri catecumeni hanno potuto beneficiare di questa maternità ecclesiale che li ha accompagnati e che continuerà a sostenere i loro passi, fino alla tappa della celebrazione dei sacramenti e oltre.

Attraverso alcune domande rivolte ai catechisti, ai padrini e alle madrine, il Vescovo ha chiesto alla Chiesa di esprimersi sulla serietà del cammino: hanno ascoltato fedelmente la Parola di Dio annunziata dalla Chiesa? Hanno cominciato a camminare davanti a Dio, mettendo in pratica la Parola che hanno ascoltato? Sono stati in fraterna comunione con voi e hanno partecipato con voi alla preghiera? La risposta affermativa degli accompagnatori dei catecumeni e l’accoglienza da parte del Vescovo, hanno dato vita a un vero e proprio gesto di discernimento ecclesiale. Grazie a esso è stato possibile eleggere i catecumeni e ascriverli tra coloro che, nella prossima Veglia pasquale, celebreranno i sacramenti iniziatici del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia.

La comunità cristiana di San Marino di Lupari, che ha ospitato la celebrazione in ragione di due catecumene che in essa stanno muovendo i passi del loro cammino, ha manifestato il volto di una Chiesa accogliente e premurosa.

Il vescovo Michele, presiedendo la celebrazione eucaristica e, in essa, il Rito di elezione, ha manifestato la cura di tutta la Chiesa di Treviso nei confronti di questi 14 fratelli e sorelle per i quali le rispettive comunità cristiane hanno pregato e hanno sostenuto i loro passi, i loro dubbi, le loro domande e intuizioni.

Nell’omelia, commentando la Scrittura offerta per la prima domenica di Quaresima, il Vescovo ha sottolineato come il Vangelo del Regno, annunciato con forza dal Signore, dopo il tempo della tentazione nel deserto, sia la Parola buona che la Chiesa è chiamata a diffondere, annunciare e incarnare nel mondo di oggi.

Maurizio, Andrea, Michalle, Luca, Eliona, Antonio, Eghosasere, Alteko, Mariangela, Bianca, Vittorio, Alessio e Matene sono stati eletti a ricevere i sacramenti iniziatici. Con il loro cammino e la testimonianza della loro vita cristiana sono un segno e un annuncio forte del Signore per tutta la Chiesa diocesana. Essi ci confermano che il Vangelo continua ad affascinare, che il Signore continua a chiamare. Sono anche la testimonianza del fatto che, quando una comunità è disponibile ad accompagnare le persone, a convertirsi dalla tentazione di standardizzare i percorsi, a lasciarsi mettere in discussione dalle domande e dalle intuizioni di chi si incammina in una ricerca di senso profondo per la propria vita, essa può ritrovare vigore e freschezza nella fede. Il loro cammino è un appello e un invito rivolto a tutte le comunità della nostra diocesi. Un invito ad accorgersi delle persone, a prendere sul serio le loro traiettorie di vita, un invito a ritrovare il cuore della fede che è l’incontro con il Signore che salva le storie, ogni storia, e ad annunciarlo con forza e con gioia.

La ragion d’essere della Chiesa è questa: trasmettere la fede, annunciare il Vangelo, porre le condizioni perché esso sia accolto come prospettiva sensata di vita, sostenere i passi di chi è in cammino. I catecumeni sono, in questo senso, uno stimolo per la Chiesa, un’occasione per compiere un discernimento sulla fedeltà alla missione che il Signore le ha affidato. (*Responsabile del Servizio diocesano per il Catecumenato)

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