Da quasi un mese, nella sua malattia, Francesco è sostenuto giorno e notte da una incessante preghiera...
Cammini della fede e Giubileo
Molte le iniziative per essere pronti ad accogliere e gestire i pellegrini che si metteranno in cammino nell’Anno Giubilare. Dal punto di vista “turistico-devozionale” il Veneto è una regione ricca di santuari e di cammini di fede. Tra tutti, la Basilica di Sant’Antonio, meta di milioni di pellegrini ogni anno, ed il “Cammino di Sant’Antonio” che la collega ai Santuari Antoniani di Camposampiero.

Il Giubileo straordinario della Misericordia è stato indetto da papa Francesco per mezzo della bolla pontificia Misericordiae Vultus. Avrà inizio l'8 dicembre 2015 per concludersi il 20 novembre 2016. Per volere del Pontefice questo Giubileo si aprirà proprio nella data del 50 esimo anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II. Santuari, Chiese e Parrocchie, così come la Chiesa tutta, si stanno preparando all’importante e significativo appuntamento, con iniziative volte all’accoglienza, alla condivisione, alla comunicazione dei valori fondamentali di questo Anno giubilare eccezionale.
Il Veneto, in particolare, sia come territorio che come Santuari e come Chiesa, cerca di fare rete per dare informazione e supporto a quanti giungeranno. Dal punto di vista “turistico-devozionale” è una regione ricca di santuari e di cammini di fede, quindi; forse il più noto, tra tutti, è il Cammino di Sant’Antonio che collega i Santuari antoniani di Camposampiero dove il Frate di Lisbona si sentì morire, con la Basilica di Sant’Antonio a Padova sorta sulla chiesetta di Santa Maria Mater Domini dove Egli desiderò essere portato e dove giunse dopo essere spirato. Questo Santuario, che custodisce le spoglie mortali del Santo, è tradizionalmente frequentato da devoti, da pellegrini, dai giovani in preparazione alla Solennità del Santo, così come da turisti che vi giungono a piedi percorrendo il tradizionale “Cammino” da Camposampiero e a Padova per seguire le orme di frate Antonio morente.
Accanto a questo “cammino” ricco di suggestioni di fede e di attrattive naturalistiche, il territorio veneto conta ben altri tre cammini di fede: “La Grande Rogazione” sull’Altopiano di Asiago, un anello di 33 chilometri che si percorre in processione nel giorno dell’Ascensione, con partenza e arrivo al Duomo di San Matteo; “La Via dei Papi” un tragitto che si snoda su tutto il territorio della provincia di Belluno punteggiato dai luoghi cari a Giovanni Paolo I - la sua casa natale - e Giovanni Paolo II; gli Itinerari della fede in Valpolicella” nelle colline veronesi, un tracciato ricco di capitelli, monumenti votivi, chiesette raccolte. Tutti questi sono percorsi di fede, conosciuti nel Nord Italia come in Europa, e frequentati annualmente da alcune migliaia di pellegrini/turisti alla ricerca di un momento di allenamento fisico e raccoglimento spirituale.
Per valorizzare questi Cammini la Regione Veneto, da un paio d’anni, ha attivato alcuni progetti di recupero storico, paesaggistico e monumentale dei tracciati, tra i quali una campagna di promozione e di comunicazione che tra le altre iniziative ha visto la realizzazione del sito web www.camminidellafede.org, con relativa App disponibile su App Store e Google Play, canali social come Facebook, Twitter e Youtube, nei quali trovare tutte le informazioni per conoscere e apprezzare la ricchezza di un territorio come quello del Veneto, in grado di offrire mete per ogni desiderio e soprattutto di consentire, in questo momento di raccoglimento e di fede come quello che si sta per inaugurare con l’apertura del Giubileo straordinario della Misericordia, di affrancare lo spirito coltivando la fede.
Il Veneto è un territorio ricco di Cammini di Fede, il più noto dei quali forse e il “Cammino di Sant’Antonio”, 24 chilometri che collegano il Santuario Antoniano di Camposampiero alla Basilica del Santo di Padova, ripercorrendo l’ultimo viaggio che fece Sant’Antonio morente il 13 giugno 1231, dopo aver chiesto di essere portato alla Chiesa di Santa Maria Mater Domini, attualmente inglobata nella celebre Basilica padovana. In ricordo di quel giorno, da secoli pellegrini e devoti del Santo ripercorrono quel tratto: dopo aver ricevuto la benedizione e la credenziale dai frati di Camposampiero, affrontano il cammino per giungere prima al santuario dell'Arcella, sorto sul luogo della morte di Antonio, e infine alla Basilica che ne custodisce il corpo.
Il “Camminare” ripercorrendo idealmente e devotamente quell’ultimo viaggio, per ogni pellegrino è il simbolo del cammino terreno che ciascuno di noi compie nella vita, per tendere al fine ultimo della riconciliazione con Dio attraverso l’intercessione di Sant’Antonio. Un momento di raccoglimento, di riflessione e di preghiera che fa parte del rituale del Giubileo: giungere a Roma, ai luoghi santi per chiedere l’indulgenza è pratica strettamene legata al “mettersi per strada”. In questo Anno Giubilare è importante cogliere il senso e l’opportunità che questo “andare per strada” con fatica, con sudore porta con se: creare, lungo la via, relazioni umane vere; un bagaglio di esperienza di comunità che conduce, arricchiti, alla meta spirituale del Santuario.
Il Cammino di Sant’Antonio, frequentato ogni anno da alcune migliaia di turisti - mentre oltre un migliaio prende parte solo all’evento notturno di apertura della Tredicina del Santo - non si ferma da Camposampiero a Padova. Questo è il pellegrinaggio più breve, ma il “Cammino” stesso fa parte della Via del Nordest che scende dalla Germania portando i pellegrini verso Roma. L’antica Via di Allemagna, nome medievale di questo fascio di vie che hanno fatto parte della Via dell’Ambra, prima, della Via Julia Augusta, in periodo antico, e della Via del Ferro e della Via del Sale. Veniva percorsa da migliaia di pellegrini del Nord-Est, dai Paesi Baltici, dalla Polonia, Slovacchia, Austria, Germania verso i porti dell’Alto Adriatico, Precenicco, Latisana, Caorle, Venezia, e da lì Via Mare verso la Terra Santa, oppure ancora a piedi verso Assisi, Roma e Santiago. Ancora oggi i pellegrini provenienti di paesi germanici, sfruttano molto più degli italiani questa via (dal Brennero lungo la Val D’adige, La Valsugana, Bassano, Camposampiero, Padova….) per giungere a La Verna e ad Assisi e quindi a Roma, già attrezzati con guide e informazioni. In questo anno giubilare sarebbe auspicabile cogliere questa stessa opportunità, in sinergia con la Regione Veneto, valorizzando in maniera più ampia questi tracciati.
Tra le iniziative che i Frati della Comunità Antoniana stanno studiando per questo anno giubilare, l’apertura della Porta Santa che avverrà il domenica 20 dicembre ore 11 dal delegato pontificio della Basilica Sua Ecc.za Mons. Giovanni Tonucci. La Porta Santa che verrà aperta sarà quella sul fianco della Basilica, affacciata su Via Cesarotti e dedicata ai Santi Luca Belludi ed Elena Enselmini. Per l’occasione verrà allestita una bussola per facilitare l’ingresso e consentire l’eventuale attesa al riparo.
La Basilica di Sant’Antonio, che è punto di arrivo del “Cammino” e meta di oltre tre milioni di pellegrini ogni anno provenienti da ogni parte del mondo, si sta preparando ad accogliere quanti verranno in questo Anno, caratterizzando le celebrazioni che già fanno parte della vita del Santuario con iniziative che per il Giubileo avranno un significato straordinario. Da sempre il Santuario Antoniano è tappa privilegiata per gli itinerari di fede che partono dai paesi del centro e dell’Est europeo per giungere a Roma. In particolare per i pellegrini polacchi che, sin dai tempi del papato di Giovanni Paolo II, o in andata o in ritorno da Roma sostavano in Basilica, e che ogni anno durante la Tredicina, sono i gruppi più numerosi e partecipativi.
Già normalmente infatti la Basilica accoglie pellegrinaggi particolari: quello dei Cingalesi nel mese di maggio; quello dei cattolici greco-ortodossi; quello degli Eritrei durante la Tredicina che è il momento di maggior afflusso di gruppi da tutti i paesi del mondo, e che porta alle spoglie di frate Antonio molte decine di migliaia di pellegrini in una manciata di giorni. Un rito antico e sempre attuale che rende viva la Basilica, e che sicuramente in questo anno sarà ancor più intenso e caratterizzato grazie alla organizzazione di itinerari spirituali proposte dai Frati.
Svariate, inoltre, saranno le iniziative per incentivare la frequentazione del Cammino di Sant’Antonio lungo tutto il periodo dell’anno giubilare, grazie a guide informative messe a disposizione dai Frati per i pellegrini.
Il Gruppo “Quelli del cammino di sant’Antonio”, legati al profilo FB ufficiale del sito dei frati sta già organizzando proposte di “cammini” di due giorni da riservare ai giovani o ai pellegrini di passaggio.
Per informazioni sul CAMMINO DI SANT’ANTONIO
Frati Minori Conventuali Provincia Patavina di S.Antonio
Santuari Antoniani, Camposampiero
Tel. 0499315711 (dalle 8.00 alle 16.00)
Padre Giuseppe: 338 2328682
E-mail: info@ilcamminodisantantonio.org