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Trasporto e accompagnamento sociale: cresce il progetto Stacco

Dalla Regione Veneto 260mila euro per l’annualità 2021/2022 nelle province di Treviso e Belluno. Franceschini, presidente Csv: “Volontariato sempre più significativo per il welfare locale. Ascoltati i territori”

Cresce il bisogno di trasporto e accompagnamento sociale nella Marca Trevigiana e nel territorio bellunese. Per rispondere all’aumento delle richieste nell’ambito dell’emergenza pandemica, anche a fronte del caro carburante, in arrivo dalla Regione del Veneto 260mila euro per sostenere nell’annualità 2021/2022 le attività del progetto STACCO nelle due province. Saranno destinati agli enti capofila del progetto di trasporto sociale 135mila euro a Volontarinsieme per le attività nella Marca trevigiana, e 125mila euro in favore di Comitato d'Intesa per la prosecuzione del progetto nel territorio bellunese. Uno stanziamento complessivo che segna 45mila euro in più rispetto all’annualità precedente.

Maggiori risorse, dunque, per rispondere alle crescenti necessità evidenziate dal CSV Belluno Treviso al tavolo con la Regione, a supporto di un progetto attivo in Veneto ormai da sette anni, che vede protagonista una rete sempre più ampia di realtà del Volontariato impegnate nel trasporto e all’accompagnamento sociale a favore dei soggetti più fragili. Dal trasporto di persone anziane e con disabilità verso strutture sanitarie e ospedaliere per visite mediche e cure sanitarie, alla consegna di farmaci e beni di prima necessità a domicilio, fino all’accompagnamento di un numero elevato di utenti ai punti di vaccinazioni COVID-19. Persone che hanno beneficiato di questi servizi gratuiti con una chiamata telefonica diretta al numero verde dedicato.

Uno sguardo indietro. Nella provincia di Treviso il progetto STACCO, coordinato da Volontarinsieme, ha registrato oltre 270mila chilometri percorsi nell’annualità 2020/2021 – 20mila in più rispetto all’anno precedente – da 350 volontari di 25 associazioni del territorio in 80 dei 94 comuni della Marca. Volontari che hanno offerto il loro tempo per oltre 12mila ore solo di guida – con un incremento di circa 1.500 ore rispetto al 2019/2020 – per il trasporto di un numero crescente di persone. Sono aumentati di un terzo, infatti, gli utenti serviti nell’ultima annualità, passando dalle circa 1.000 persone del 2019/2020 alle quasi 1.500 del 2020/2021. Per accedere al servizio nella Marca Trevigiana contattare il numero verde 800 685090.

Nella provincia di Belluno il progetto Stacco, coordinato dal Comitato d’Intesa, ha visto numeri significativi. Quasi 207mila i chilometri percorsi del progetto 2020-2021, 7mila circa il numero di viaggi effettuati. Ben 1.129 il numero di utenti serviti, con 237 volontari coinvolti per un impegno orario di volontari per oltre 13mila ore. Numeri che vanno letti alla luce del periodo segnato dalla pandemia: se apparentemente, rispetto ai chilometri totali dell'annualità precedente (oltre 250mila), la cifra è più contenuta, bisogna tenere conto dei diversi mesi di chiusura totale per gli spostamenti o delle limitazioni imposte. Per accedere al servizio nel territorio bellunese, contattare il numero verde 800 392333.

“Aderente alle esigenze della popolazione, quello offerto da STACCO è un servizio sempre più essenziale per il welfare locale – afferma Alberto Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso – che ha raggiunto risultati importanti anche durante i momenti più critici dell’emergenza sanitaria, con il moltiplicarsi delle attività nei territori trevigiani e bellunesi, evidenziando numeri in

crescita soprattutto nella Marca. Un impegno, quello messo in campo da volontari e associazioni, che continua, nonostante l’incremento dei prezzi del carburante, a rispondere a bisogni crescenti, proprio e soprattutto in questa fase pandemica. Pensiamo, ad esempio – continua Franceschini – a quanti, disabili e anziani in difficoltà, hanno la necessità di recarsi ai punti vaccinali. La Regione ci ha dato ascolto. Grazie a queste risorse aggiuntive, ripartite sui territori sulla base delle specificità emerse nel corso dell’ultima annualità, potremo dare seguito a un servizio gratuito a chiamata diretta e accessibile a tutti, che confidiamo possa trovare una sempre più larga applicazione nei Comuni a beneficio delle nostre comunità”.

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