martedì, 19 novembre 2024
Meteo - Tutiempo.net

Riciclo dei rifiuti, trevigiani sempre primi

Ormai è un’abitudine ritrovare la Marca in cima alla classifica nella capacità di riciclo dei rifiuti urbani

Siamo ancora primi. Ormai è un’abitudine ritrovare Treviso e la sua provincia al primo posto nella capacità di recupero e differenziazione dei rifiuti urbani. Cappella Maggiore vince, nella speciale classifica dei Comuni ricicloni redatta ogni anno da Lega Ambiente tra i Comuni sotto i 5 mila abitanti seguita da Monfumo e Moriago, tutti e tre con oltre il 90 per cento del riciclo. Non va molto diversamente per i Comuni entro i 15 mila abitanti dove troviamo un podio tutto trevigiano: Breda di Piave, Salgareda, Zenson ai primi tre posti, con oltre il 91 per cento del riciclo.

Le cifre record

Treviso capoluogo vince ancora tra i capoluoghi veneti. Venezia e Padova, invece, non riescono a entrare in classifica, perché riciclano meno del 75 per cento dei rifiuti, pochi anche i Comuni di queste province che rientrano nella speciale classifica dei “Comuni ricicloni”. Solo Mira, della città metropolitana di Venezia riesce a spezzare il dominio trevigiano, collocandosi al 12° posto subito dopo San Donà di Piave, con l’82% del rifiuto riciclato. Nei Comuni fino a 15 mila abitanti il primo non trevigiano è Limana, bellunese, al 40° posto, poi però riprende il dominio di Treviso, fino al 55° posto dove troviamo un comune veneziano, Ceggia.

Per essere classificati come “ricicloni”, i Comuni - oltre ad adottare una corretta raccolta differenziata - devono ridurre la produzione di secco residuo, mantenendola sotto i 75 chili per abitante all’anno. Con questi parametri, in Italia i “Comuni ricicloni” e “rifiuti free” sono 590 su 7.904 Comuni in tutta Italia, solo il 7,5 per cento. In Veneto, invece, il dato è ribaltato e la percentuale sale al 26,8 per cento: qui i Comuni ricicloni e rifiuti free sono 151 su 563, la grandissima parte sono trevigiani.

Un risultato che viene da lontano, quando questa provincia per prima e coraggiosamente applicò la tecnica del “porta a porta”. Tra mille esitazioni nei primi anni del 2000 partiva questo sistema e pochi ne garantivano l’economicità. Oggi il sistema ha dimostrato di funzionare e di garantire la compatibilità economica. Le tariffe risultano piuttosto basse rispetto al resto d’Italia.

Con l’87,8 per cento di raccolta differenziata, Vedelago si conferma per il quarto anno consecutivo il miglior comune riciclone veneto per i centri sopra i 15 mila abitanti.

Tra i comuni capoluogo del Veneto, sono definiti “ricicloni” solo Treviso e Belluno. Il capoluogo della Marca ha registrato una percentuale di raccolta differenziata pari all’84,6 per cento.

#getAltImage_v1($tempImage)

Conte: “Alzare l’asticella”

“Dobbiamo lavorare - ha commentato il sindaco di Treviso Mario Conte - per continuare ad alzare l’asticella. Il prossimo obiettivo che ci poniamo è quello di riuscire a premiare i nostri cittadini, che sono tanto virtuosi, con un ritocco al ribasso delle tariffe”.

In Italia la percentuale di cittadini che risiedono nei Comuni “rifiuti free” e che contribuiscono a contenere i quantitativi di rifiuti da avviare a smaltimento, rapportata al totale della popolazione italiana, è del 6 per cento, con un aumento di 34.206 persone servite da sistemi di raccolta differenziata significativamente efficienti. Pochi i centri oltre i 30 mila abitanti, tra questi troviamo le trevigiane Montebelluna (31 mila abitanti), Conegliano (36 mila), Castelfranco Veneto (33 mila) e la veneziana Mira (37 mila).

La provincia di Treviso vince anche la classifica dei consorzi di raccolta, collocando ai primi due posti il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave con, rispettivamente, l’87 e l’86 per cento del rifiuto riciclato. In classifica, ma solo al 24° posto nazionale, Veritas spa che gestisce la raccolta dei rifiuti nella città metropolitana di Venezia.

Il Veneto, lo scorso anno, aveva subito una battuta d’arresto, ora però aumenta di nuovo la propria schiera di virtuosi aggiungendo 18 Comuni ai 151 dello scorso anno, arrivando così a 169 comuni “rifiuti free”.

Segni di speranza dal Sud

Complessivamente il quadro italiano è di una relativa stabilità, con delle novità. E’ il caso della Sicilia, che ha più che raddoppiato il numero di Comuni “rifiuti free”, 23 contro i 9 dello scorso anno, o della Sardegna, che addirittura lo triplica (da 10 a 30). A questi miglioramenti si contrappongono i decrementi di Abruzzo (-7) e Lombardia (-21), con molti Comuni usciti dalle graduatorie.

“Siamo passati, nel settore, dall’emergenza all’eccellenza” secondo “Fondazione sviluppo sostenibile”, presieduta da Edo Ronchi, il padre della legge sul riciclo in Italia. Dal 1997 al 2022 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è passata dal 9,4 per cento al 63 per cento, quella da rifiuti di imballaggi dal 31 al 73 per cento, mentre il riciclo dei rifiuti speciali è passato dal 21 al 70,6 per cento. Con questi numeri l’Italia si è imposta come leader europeo di riciclo dei rifiuti, arrivando a oltre il 70 per cento di riciclo dei rifiuti urbani e speciali - industriali prodotti, staccando di ampia misura sia la Germania, al 55 per cento, che la media europea, al 54 per cento.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
07/11/2024

Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...

25/10/2024

La morte ha la forza di farci riconsiderare le priorità della vita e, forse, di dare loro un po’ di ordine....

06/08/2024

Non tutti potranno beneficiare di una vacanza al mare o ai monti o di un viaggio. Oltre a tanti anziani,...

TREVISO
il territorio