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Nuove restrizioni e indicazioni dal Governo: scuole chiuse in tutto il Paese e partite a porte chiuse

Confermata dalla ministra Azzolina la decisione di chiudere le scuole in tutta Italia fino al 15 marzo. Il Governo ha diffuso una serie di raccomandazioni espresse dal Comitato tecnico-scientifico che supporta l’esecutivo.

“Abbiamo deciso prudenzialmente, visto che la situazione epidemiologica cambia rapidamente, di sospendere le attività didattiche al di fuori della zona rossa fino al 15 marzo a partire da domani”. Lo ha annunciato poco fa il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in conferenza stampa a Palazzo Chigi a fianco del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. “Per il governo non è stata una decisione semplice. Abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico”, ha spiegato il ministro, aggiungendo che “so che è una misura d’impatto”. “Spero che gli alunni tornino al più presto a scuola e mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti i nostri studenti”, ha assicurato la Azzolina. E' stato stabilito dal Governo che le manifestazioni sportive, a cominciare dal campionato di calcio, si svolgeranno per un mese a porte chiuse.

In seguito al decreto del Governo di domenica 1° marzo, le intere Regioni di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, nonché nelle Province di Pesaro e Urbino e Savona, restano sospese le scuole di ogni ordine e grado, Università (fatta salva la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza) e ogni tipo di manifestazione organizzata, “nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo o religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose”.

Le indicazioni dell’Esecutivo hanno fatto propendere i vescovi veneti (vedi articolo a pagina 3) per dare seguito, sia pure in modo sofferto, alla sospensione della celebrazione pubblica delle messe, sia feriali che festive.

Oggi, il Governo ha esteso molti dei provvedimenti restrittivi a tutto il Paese. E ha diffuso una serie di raccomandazioni espresse dal Comitato tecnico-scientifico che supporta l’esecutivo.

Questi alcuni dei comportamenti indicati: mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone, salutarsi da lontano senza baci, abbracci o strette di mano, evitare i luoghi affollati, non uscire anche se si ha soltanto un po’ di febbre e non c’è alcun sospetto di aver contratto la malattia.

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