lunedì, 16 settembre 2024
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Dalla Regione primi stanziamenti per fronteggiare l'emergenza. Accordo su ammortizzatori sociali

In via prioritaria sono stati destinati 5 milioni e mezzo di euro agli interventi a sostegno delle imprese e famiglie venete nell’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del Coronavirus, in attesa che si concretizzi il provvedimento di legge Governativo su cui tutti gli assessori regionali e le loro strutture stanno già lavorando dalla scorsa settimana.

Oggi la Giunta regionale del Veneto ha approvato la prima proposta di variazione generale di bilancio, presentata dal vicepresidente e assessore al Bilancio, Gianluca Forcolin. Valutata l’urgenza di provvedere prontamente alle spese su alcuni fronti emergenziali, la Giunta ha proceduto con una revisione dei vari budget assegnati con l’approvazione del Bilancio di previsione 2020-2022. 

In via prioritaria sono stati destinati 5 milioni e mezzo di euro agli interventi a sostegno delle imprese e famiglie venete nell’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del Coronavirus, in attesa che si concretizzi il provvedimento di legge Governativo su cui tutti gli assessori regionali e le loro strutture stanno già lavorando dalla scorsa settimana.

“Tutta la Giunta ha concordato che in questa emergenza non c’è un minuto da perdere ed ha ritenuto di anticipare il decreto nazionale – sottolinea il Vicepresidente -.  Stamattina è stata destinata la somma di 5 milioni e mezzo, in accordo con la collega alla Scuola ed al Lavoro, Elena Donazzan, che la ha messa a disposizione dai fondi a bilancio del proprio assessorato per un primo intervento a sostegno delle imprese e dei lavoratori e garantire aiuto a situazioni produttive meritevoli che, seppur residuali, potrebbero sfuggire alla copertura assicurata dalla legislazione nazionale”. 

“La Regione – prosegue Forcolin - si sta fortemente impegnando affinché al Veneto venga assegnata una quota significativa dei 7 miliardi e mezzo di euro stanziati a livello nazionale, considerato il grave contraccolpo che l’emergenza sanitaria sta arrecando a tutta la comunità Veneta, già gravemente segnata dall’evento atmosferico dello scorso novembre. Basta pensare alle conseguenze sul primo settore produttivo della regione, quello turistico. Quanto sta succedendo ora richiederà, a conclusione di questa emergenza, un importante e forte piano di rilancio. Intanto, con il provvedimento odierno, in accordo con l’assessore al Turismo Federico Caner, sono stanziati 600.000 euro da destinare a iniziative per la promozione e la valorizzazione del nostro turismo veneto”.

Sempre oggi, la Giunta regionale su richiesta dell’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture, Elisa De Berti, per fornire un ulteriore e tangibile sostegno all’economia veneta, ha deliberato di reperire 12 milioni di euro per la messa in sicurezza di strade, ponti e gallerie. “Una decisione – sottolinea Forcolin - che affronta un tema che il Coronavirus ha cancellato dalle cronache ma che è fondamentale per l’incolumità pubblica da un lato e per assicurare un concreto sostegno infrastrutturale a famiglie ed imprese dall’altro, attivando preziosi investimenti pubblici, proprio in questo grave momento di congiuntura economica negativa, aggravata dall’emergenza sanitaria”.

La variazione di bilancio ha tra i provvedimenti, inoltre, un’azione di sostegno in favore delle categorie economiche danneggiate dagli eventi atmosferici dello scorso autunno, destinando, tra l’altro, 800.000 euro. Su richiesta dell'Assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan, la somma è destinata al mondo imprenditoriale della pesca, duramente colpito dagli eccezionali eventi marini di novembre.

Un ulteriore stanziamento di un milione di euro, reperito in accordo con l'assessore Cristiano Corazzari, è destinato ad interventi strutturali sull’impiantistica sportiva, al fine di dare supportare e favorire gli investimenti degli Enti Locali in questo ambito.

“Con la variazione di bilancio di oggi – conclude il vicepresidente Forcolin – la Giunta regionale del Veneto ha dimostrato con rapidità e pragmatismo di essere presente e attiva, di presidiare e di non dimenticare nessuno dei fronti critici che stanno interessando il Veneto. Nel ricalibrare alcuni stanziamenti iniziali, ci siamo avvalsi anche dell’importante azione promossa sul fronte delle vendite immobiliari, che ha procurato circa 2,6 milioni di euro freschi. Speriamo che anche il Governo nazionale provveda rapidamente, perché non vorremmo che con il passare del tempo e il diffondersi della crisi, Roma si dimentichi di Venezia, del Veneto e soprattutto dei Veneti.”.

 

Accordo sugli ammortizzatori sociali

“Non possiamo e non vogliamo che il virus metta in ginocchio il cuore produttivo d’Italia. Dobbiamo preservare tutte le potenzialità produttive del sistema-Veneto, che vale oltre 160 miliardi di Pil, pronti a ripartire quando l’emergenza sanitaria sarà superata. Il primo strumento è tutelare il lavoro e le imprese, attraverso gli ammortizzatori sociali, in particolare nelle piccole aziende, con meno di 6 dipendenti, e nei settori non tradizionalmente coperti dalla cassa integrazione. In Veneto le risorse già disponibili, grazie ad una oculata gestione delle crisi aziendali fatta negli anni dalle parti e dalla Regione, ammontano a 58 milioni di euro, cui si aggiungono 5,5 milioni di euro sbloccati oggi grazie all'approvazione in Giunta di una variazione di bilancio”.

Lo ha ribadito l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, nella Commissione regionale di concertazione tra le parti sociali tenutasi oggi in videoconferenza (nel pieno rispetto delle misure emergenziali) con i rappresentanti delle categorie economiche, dei sindacati e delle professioni. La Commissione, presieduta dall’assessore, ha definito e approvato l’accordo-quadro che attiva le prime risorse per gli ammortizzatori sociali a tutela di occupazione e imprese. L’accordo sarà portato domani all’attenzione della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, come stimolo anche alla discussione nazionale.

“La discussione è stata approfondita, utile  e responsabile da parte di tutti – sottolinea l’assessore Donazzan - tesa a rendere lo strumento della cassa in deroga il più efficace possibile a sostegno del sistema economico gravemente colpito. Le parti hanno espresso grande apprezzamento nei confronti della Regione Veneto e della struttura tecnica che ha elaborato con tempestività una bozza nella quale tutte le componenti si sono sostanzialmente riconosciute. Alla Direzione Lavoro della Regione Veneto va il plauso delle parti sociali e mio, per la tempestività e la capacità dimostrata di conoscere il proprio tessuto economico-sociale e nel contempo l’articolata struttura normativa”.

 

Uno dei punti salienti dell’accordo è la previsione della possibilità di accedere anche con procedura semplificata agli ammortizzatori sociali e alla cassa integrazione in deroga.  “Nei prossimi giorni – anticipa Donazzan - saranno discusse le linee guida che potranno tenere conto della differenziazione dei settori, sia quelli maggiormente colpiti come il turismo, sia quelli mai stato oggetto di ammortizzatori, quali cultura e spettacolo”.

 

“Tutte le parti hanno convenuto che alcuni problemi restano aperti – avverte tuttavia Donazzan - in primis il limite temporale di un solo mese per la cassa integrazione in deroga, una copertura evidentemente insufficiente e che auspichiamo sia modificata nel prossimo decreto legge. In secondo luogo preoccupa il limite per il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi, ad oggi riferibile solo al comune di Vo’ Euganeo: un limite incomprensibile visto l’impatto che questa crisi ha su tutto il territorio regionale”.

 

Infine le risorse: “L’accordo – mette in chiaro l’assessore - evidenzia un fabbisogno molto più ampio rispetto alle risorse attualmente previste e destinate dal decreto legge n. 9 del 2 marzo scorso, pari a 40 milioni di euro per il Veneto. Abbiamo già verificato con Inps che il residuo spettante al Veneto, dovuto ad una gestione oculata e responsabile degli ammortizzatori sociali nei periodi precedenti, è di 58 milioni di euro, a cui si aggiungono i 5,5 deliberati oggi dalla Giunta veneta con una variazione al bilancio. La previsione di fabbisogno manifestato dalle associazioni datoriali in queste giornate frenetiche, supererebbe già la cifra di 235 milioni per i prossimi tre mesi. E’ chiaro quindi che il sistema Veneto, con le nostre forze, la nostra capacità e responsabilità, sta facendo ogni sforzo possibile, ma abbiamo forti aspettative nei confronti dei prossimi decreti legge. Siamo determinati a fare tutto ciò che istituzionalmente si potrà fare per far comprendere al governo la gravità di questa crisi, consapevoli che il nostro ruolo è quello di suggeritore di modalità e di strumenti normativi”.

 

“Il Veneto, che ha una significativa esperienza di gestione degli ammortizzatori in deroga e intende metterla a disposizione dell’intera nazione, ha già proposto modifiche rispetto a queste criticità – prosegue Donazzan – Modifiche che sono già state accolte dalla IX Commissione della Conferenza delle Regioni e che presenteremo al ministro del Lavoro e del Welfare Nunzia Catalfo”.

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