giovedì, 17 ottobre 2024
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2017 anno terribile, dopo l'afa i nubifragi. Quattro morti sulle Alpi

Dopo l'afa il maltempo. Violenti temporali hanno colpito ieri tutto il Nord Italia. Trenta interventi e 51 persone soccorse è il bilancio del soccorso alpino per il maltempo lungo l'arco dolomitico. Nuovo allarme dei Coldiretti per i danni alle colture.

Dopo l'afa il maltempo. Violenti temporali hanno colpito ieri tutto il Nord Italia provocando danni e morti. Un albero è caduto su alcune tende durante un nubifragio in Val Tramontina facendo una vittima, un belga di 41 anni. Sul luogo dell'incidente è in corso il raduno europeo della Famiglia Arcobaleno. Anche nel bellunese, a Marziai (tra Quero Vas e Lentiai), sulla riva del fiume Piave, durante la sagra del 'pojat', un uomo è rimasto ucciso schiacciato da un albero sradicato dal vento. E' stato un fulmine, invece, a uccidere un escursionista sulla Marmolada, in Trentino; il turista, emiliano, 47 anni, stava percorrendo la via ferrata, quando è stato sorpreso da un forte temporale. Ha perso la vita precipitando per diversi metri dopo essere scivolata su un sentiero bagnato, durante un forte temporale, a Saviore dell'Adamello, Margherita Nardone, 24 enne romana. Situazione particolarmente critica in Val Pusteria (Alto Adige).
Soltanto nel tardo pomeriggio è stata riattivata la circolazione ferroviaria sulla linea Fortezza - San Candido, sospesa ieri sera fra le stazioni di Valdaora e Villabassa per una caduta alberi e fra San Candido e Dobbiaco per una frana. Le piogge intense hanno provocato frane pure in Val di Braies: il rio Braies, uscito dall'alveo, ha inondato alcune case trascinando autovetture parcheggiate. Nel corso della notte sono stati oltre 80 gli interventi nella zona; una contadina rimasta bloccata in casa é stata salvata dai soccorritori mentre cinque persone disperse su Prato Piazza, l'alpe che si estende a 2.000 metri in Val di Braies, sono state recuperate grazie a un intervento dell'Esercito. Frana scivolata a valle, poco prima di un rifugio alpino, in conseguenza di un violento temporale in Valtellina, in località Predarossa: 80 persone, che si trovavano nelle loro baite sono rimaste isolate.
Trenta interventi e 51 persone soccorse è il bilancio del soccorso alpino per il maltempo lungo l'arco dolomitico.

L'allarme della Coldiretti

Il maltempo arriva al Nord dove a luglio si è registrata una temperatura massima di 0,6 gradi superiore alla media mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate risultando inferiori del 47% con i terreni secchi per una grave siccità. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, che sottolinea come nel settentrione la crisi idrica sia più evidente del livello nazionale dove è caduta il 42% di pioggia in meno. La diffusa situazione di siccità al Nord emerge dallo stato dei fiumi e dei laghi. “Se per il lago Maggiore e per quello di Como il riempimento è al 40%, per quello di Iseo si scende al 34% mentre il Garda – sottolinea la Coldiretti – è al 27% ma la situazione non è migliore per il fiume Po”. I violenti nubifragi, soprattutto con grandine al nord, “fanno salire il conto dei danni all’agricoltura stremata dalla siccità – evidenzia – in un 2017 che conferma la tendenza ai cambiamenti climatici con il rincorrersi di eventi estremi che hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale pari a più di 2 miliardi di euro”. “Si tratta – sostiene la Coldiretti – dell’anno peggiore dell’ultimo decennio che è stato segnato da siccità e forti piogge a carattere alluvionale. La grandine è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni, vanificando il lavoro di un intero anno. L’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti”.  “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”. Servono “interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico”.

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