Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Zamagni indica la via dello sviluppo umano integrale
L’incontro a Ca’ dei Carraresi con l’economista Stefano Zamagni, organizzato dalla Comunità della Laudato si’ di Treviso e da Slow Food, ha fatto parte integrante, oltre che degli incontri del “Tempo del Creato”, anche del programma della Settimana sociale dei cattolici trevigiani.
Sabato 23 settembre, Zamagni ha subito invitato i presenti a guardare al periodo di “transizione” che stiamo vivendo dagli anni ’80. “Transizione - afferma -, traduce la parola greca crisi. Non si tratta di qualcosa di devastante, ma significa aver abbandonato la sponda di un fiume e non essere ancora arrivati dall’altra parte”. Si sta lentamente transitando da due secoli di scienza economica e prassi, in cui il crescere è stato confuso con lo sviluppo, e il ben-essere con il ben-avere”. A lungo è prevalsa l’idea che per essere felici bisogna avere sempre di più, per crescere bisogna aumentare il Pil: “Una disgrazia, perché esso misura solo il valore monetario dei beni e servizi, non il benessere”.
L’economista ha spiegato che la parola “sostenibilità” ha una lunga tradizione, che parte da Hans Carl Von Karlowitz studioso tedesco che nel 1713 pubblica un piccolo libro, nel quale affronta il tema della deforestazione, fino al Club di Roma, che negli anni ’80 pubblicò il primo drammatico rapporto sul degrado ambientale. “Il consumo ormai non corrisponde più ai bisogni umani”, spiega il professore, e provoca l’aumento delle disuguaglianze, la distruzione delle risorse del pianeta. Per modificare la rotta il tempo stringe, e lo sanno bene le giovani generazioni che, come i suoi nipoti, accusano “gli anziani” che governano, di lasciare cadere le gravi conseguenze di un modello di sviluppo sbagliato, sulle lore vite. Che fare? La risposta sta solo nello sviluppo umano integrale, dove la parola chiave è “integrale”, coniata da Paolo VI nella Populorum Progressio, poi ripresa da Giovanni Paolo II e infine, nella Laudato si’, da papa Francesco. La sostenibilità ha tre dimensioni: ecologica, sociale ed economica, ma a tutt’oggi, a livello mondiale, non esiste alcun modello che sia in grado di tenere insieme le tre dimensioni. E’ difficilissimo far agire assieme e con la stessa dignità i tre attori - Stato, mercato, comunità - che dovrebbero mettere in atto la transizione e dare vita a un’economia civile le cui fondamenta sono solo nella tradizione cristiana. Intanto, per il 4 ottobre, attendiamo il “seguito” della Laudato si’ , il nuovo testo di papa Francesco sull’ecologia integrale.