venerdì, 17 maggio 2024
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Basket, Gigi Datome: “La mia infanzia trevigiana”

L’ex cestista premiato con il Radicchio d’oro a Castelfranco

“Un premio che dedico a mia nonna che è lassù in cielo”. Gigi Datome, l’indimenticato totem di Milano basket, che dopo aver giocato in Nba e Turchia e dopo aver vinto l’ultimo scudetto con Milano, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo, per diventare “Ambassador” dello squadrone meneghino, è stato ospite e premiato con il Radicchio d’oro a Castelfranco, lunedì scorso.

Un premio che va, secondo le motivazioni degli organizzatori e cioè il Corsorzio del Radicchio trevigiano, alla carriera del giocatore, nato a Montebelluna, ma anche alla sua persona, sempre attenta a quello che gli succede intorno. Insomma, smesso di giocare, Gigi Datome sta ricevendo i giusti riconoscimenti.

“Per me è un piacere e anche un grande onore ricevere queste attenzioni, che poi non sono così scontate...”.

L’infanzia, come detto, l’ha trascorsa a Montebelluna prima di trasferirsi con la famiglia in Sardegna: “Ricordo ancora perfettamente le estati passate dai nonni dove frequentavo anche il Grest e poi tutti gli appuntamenti familiari che ci portavano a far ritorno in Veneto. Ricordo sempre tutto con grande piacere. E, a proposito, questo premio lo voglio proprio dedicare a mia nonna che era di Venegazzù e che ora da lassù ci guarda e spero anche che mi dia una mano...”. E, poi, la sua vita, ovvero il basket: “In effetti le prime partite le ho viste proprio qui a Treviso, la Benetton di Edney, di Nicola e tanti altri che andavo a vedere insieme a papà e mio fratello...”. E sì, l’epoca gloriosa di Treviso, ora la pallacanestro in città cerca di risollevarsi e competere con le migliori, ma non è così facile. “Già lo so e mi dispiace molto. Anzi ti dirò che questa situazione è traumatica da un punto di vista sportivo. Ma sono fiduzioso perché l’ambiente è forte e, appena riusciranno a fare qualche risultato positivo, la situazione cambierà”.

Ora i duelli si giocano tra Milano e Bologna: “Direi che i duelli ci sono a ogni partita che sia Bologna o Milano, poco importa, ma questo è anche il bello del basket”. Al termine del campionato scorso, Gigi Datome ha detto basta con il basket, non una scelta semplice: “Ho vissuto meglio l’addio alla nazionale, infatti mi sono gustato partita per partita anche l’ultimo mondiale, perché sapevo che dopo avrei smesso. E’ finito un capitolo di vita e ora vediamo di ricominciarne un altro, facendo tesoro, però, di quello che mi ha insegnato lo sport in questi anni e cioè a vivere rispettando le regole”. Cosa farà da grande Gigi Datome? “Già, bella domanda che mi pongo ogni giorno. Ora mi sto guardando intorno per capire dove posso provare a inserirmi. Una cosa è certa e cioè vorrei rimanere nel basket. Con quale ruolo, sto cercando di capirlo. Intanto sono Ambassador di Milano basket e poi vedremo”.

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