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Un unico sistema aperto per gli industriali di Treviso, Padova e Vicenza
L’Accordo firmato oggi a Padova getta le basi per superare il “confine” provinciale dell’attività associativa, verso progetti e servizi condivisi. Le 6.000 associate potranno liberamente scegliere i servizi di ciascuna, senza vincoli territoriali e di appartenenza.

Il Veneto Centrale si conferma laboratorio in movimento, dalle frontiere produttive e le filiere all’associazionismo confindustriale. Pronto a gettare le basi per superare il “confine” provinciale e dare vita a un vero e proprio sistema associativo ‘aperto’. Dove ognuna delle 6.000 imprese associate a Padova, Treviso e Vicenza potrà liberamente circolare e scegliere a quale associazione rivolgersi per questo o quel servizio, indipendentemente dalla territoriale alla quale è iscritta, privilegiando di volta in volta specializzazione e competenza. Un’innovazione di sistema che conferisce centralità e piena sovranità all’impresa, libera di muoversi nel nuovo network del Veneto Centrale, coerente con la Riforma Confindustria, ma anche con i valori di libero mercato, concorrenza e merito.
È il cambio di paradigma deciso da Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso e sancito venerdì 30 gennaio a Padova dalla firma di un inedito e ambizioso Accordo da parte dei rispettivi presidenti, Massimo Pavin, Giuseppe Zigliotto, Maria Cristina Piovesana, alla presenza dei direttori Paolo Giopp, Daniele Valeri, Giuseppe Milan. Un accordo destinato ad aprire una nuova prospettiva nelle relazioni tra le imprese e l’associazione di appartenenza.
In un contesto in rapidissima trasformazione e riposizionamento, dalle pressioni competitive alla complessità dei bisogni delle imprese, all’architettura dello Stato, le associazioni confindustriali di Padova, Treviso e Vicenza - punto di riferimento in un macro-distretto che addensa il 65% del valore aggiunto manifatturiero veneto (e il 66% dell’export) - si sono poste da tempo il tema di ripensare il loro assetto organizzativo e le modalità di relazioni con le associate. L’impegno ha dato avvio, a partire dal 2012, a innovative forme di collaborazione e integrazione di attività, servizi e rappresentanza nelle aree ambiente, internazionalizzazione, credito e finanza.
Il libero accesso ai servizi di Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso, da parte di tutte le imprese associate a ciascuna di queste territoriali, diventerà effettivo novanta giorni dopo la sottoscrizione dell’Accordo. Un periodo indispensabile per predisporre, in maniera congiunta e omogenea, i canali di promozione e informazione e le modalità di accesso e relazione più agibili alle imprese (database, strumenti informativi, web).
Le novità dell’Accordo, anticipate alle associate da una lettera dei presidenti, prevedono un anno di sperimentazione e quindi la verifica per valutare l’impatto sulle strutture, la qualità dei servizi e la soddisfazione delle imprese.
«L’intesa di oggi, fortemente condivisa - dichiara il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin - completa e rilancia l’ambiziosa sfida di una nuova visione di Confindustria, capace di trasformarsi in un mondo in continua evoluzione e di creare nuovo valore per le proprie imprese. ».
«Con l’accordo odierno sperimentiamo il capovolgimento dell’ordine gerarchico e dell’impostazione sulla base dei quali si è retta la relazione associativa - sostiene la presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana -. Il ‘mercato’ associativo su base provinciale deve adeguarsi alle esigenze sempre più differenziate delle imprese e alle trasformazioni economiche, sociali e istituzionali. Per questo abbiamo voluto aprire una nuova prospettiva che trasferisce la ‘sovranità’ dall’Associazione alle imprese, che sono ora al centro e al di sopra della relazione associativa, dando così sostanza ai valori di Confindustria: il libero mercato, l’abbattimento dei vincoli che limitano la concorrenza e il riconoscimento del merito».