Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Monitor della Marca: un occhio sui Comuni
Un occhio spalancato sui Comuni trevigiani, attento ai mutamenti sociali e territoriali: questo è il progetto Mo.Ma, Monitor della Marca. Presentato il 18 novembre all’auditorium del Sant’Artemio, Mo.Ma. è un portale ideato dal Centro studi amministrativi della Marca trevigiana, in collaborazione con l’Associazione comuni della Marca trevigiana.
Il progetto è stato pensato per supportare le decisioni politiche e la pianificazione strategica degli amministratori locali. La piattaforma raccoglie e organizza dati relativi a vari aspetti del territorio, come il consumo del suolo, la demografia, il sistema produttivo, l’istruzione e il mercato del lavoro. Mo.Ma. consente di confrontare i dati comunali con quelli provinciali, regionali e nazionali, fornendo un quadro chiaro e aggiornato dei fenomeni in atto.
Oltre agli amministratori, il portale è rivolto a cittadini, associazioni, imprese e scuole, mettendo a disposizione uno strumento gratuito e accessibile, per approfondire la conoscenza del territorio. I dati sono suddivisi in aree tematiche principali: il consumo del suolo, che monitora l’urbanizzazione e l’uso delle risorse territoriali; la demografia, con informazioni attuali e proiezioni future sui flussi migratori; l’economia, con indicatori sull’andamento produttivo e occupazionale; l’istruzione, con attenzione alle strutture per la prima infanzia, alle scelte scolastiche e alla formazione.
Ogni area tematica contiene circa 40 indicatori, accompagnati da schede sintetiche che includono grafici, serie storiche e analisi brevi. I dati sono aggiornati in tempo reale, grazie a fonti istituzionali come Istat, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ispra e OpenStreetMap. Questo approccio garantisce informazioni affidabili e continuamente aggiornate.
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione di Bcc Pordenonese e Monsile, Bim Piave, Quantitas e Community research & analysis. La piattaforma è accessibile al pubblico tramite il link dedicato https://dati.comunitrevigiani.online/.
Della Pietra: Strumento di grande aiuto, per i sindaci e non solo
Una banca dati dei 94 Comuni della Marca trevigiana “Era l’uovo di Colombo, solo che voi l’avete realizzato”, diciamo a Marco Della Pietra, presidente del Centro studi amministrativi della Marca trevigiana e sindaco di Spresiano. “Vero - risponde -. E’ uno strumento che giudico utile, aggiornato e semplice da usare. Sono anche sindaco e non nascondo che, se avessi avuto a disposizione uno strumento simile, forse alcune scelte di dieci anni fa le avrei calibrate con maggior precisione.
Ci spiega meglio come gli amministratori locali possono trarne giovamento?
In tante occasioni. Penso alla programmazione degli asili nido, alla costruzione di nuove aule per le scuole, o alla razionalizzazione del consumo di suolo. Sono temi che devono essere visti in prospettiva futura e, quindi, capire le tendenze è fondamentale. Se, poi, devo realizzare una nuova scuola, è logico che devo pensarci assieme ai Comuni limitrofi e capire come cresceremo e se cresceremo. Ecco, un sindaco o un gruppo di sindaci può accedere alla piattaforma Mo.Ma e, con pochi clic, ottenere i dati fondamentali che servono.
Ma non sono già dati disponibili, dall’Istat o da altre banche dati regionali?
Ha ragione, ma ci vuole tempo per interpretarli. L’Istat è un gigante della statistica: ogni piccolo dato viene presentato; quindi, andare a ricercare ciò che effettivamente ci serve non è semplice. Inoltre, i dati sono spesso grezzi e vanno elaborati nella specifica situazione.
Il portale è libero e gratuito?
Tutti i cittadini possono accedervi, così come tutte le associazioni. Immagini quanto sia importante, per gli imprenditori e gli artigiani, conoscere i principali indicatori economici di un territorio. Anche per le associazioni di volontariato è utile individuare i bisogni e i soggetti con particolari necessità. Si parla molto di anziani, in questi mesi: stiamo invecchiando, ma la velocità con cui ciò accade varia da Comune a Comune. La situazione demografica in Pedemontana, per esempio, non è buona.
Come siete riusciti a realizzare un progetto che richiede competenze significative?
Il Centro studi ha già rapporti stretti con i Comuni e si occupa in particolare di formazione, quindi conosciamo i bisogni del territorio. Abbiamo trovato un ulteriore supporto economico, oltre che nelle nostre fonti di autofinanziamento, nella Bcc Pordenonese e Monsile e nel Bim Piave. Il nostro comitato scientifico ha garantito la qualità del lavoro, e abbiamo collaborato con il professor Daniele Marini, docente di Sociologia dei processi economici all’Università di Padova. Il progetto dura tre anni, e sarà scandito da convegni annuali su temi specifici. Ci proponiamo anche di redigere trimestralmente rapporti tematici. Per la piattaforma, sotto l’aspetto tecnico, ci siamo affidati a Quantitas.
L’aggiornamento continuo è garantito?
Sì, non appena l’Istat o altri Enti pubblicano nuovi dati, siamo in grado di elaborarli quasi in tempo reale. Già durante la giornata di presentazione ci sono state richieste di ulteriori analisi statistiche. Ad esempio, sul numero di ultrasessantettenni, su un’analisi più precisa del suolo, distinta tra terreni agricoli e urbanistici, o sulla disabilità. Inoltre, stiamo pensando di proporre un questionario online ai sindaci, per conoscere ulteriori esigenze. Sono convinto che un portale di questo tipo aiuterà noi amministratori a governare meglio e gli elettori a giudicare il nostro operato.
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