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Treviso bike, un'idea anche per i turisti

L'intervista a Giovanni Dal Poz, titolare, assieme ad Andrea Lenzini, del noleggio di bici elettriche che consente di scoprire i diversi itinerari che collegano la città a Jesolo

14/05/2021

La passione per la bicicletta, il viver all’aria aperta e la comodità negli spostamenti, stanno stimolando la crescita, anche nella città di Treviso, di molte attività sportive e ludiche per weekend dedicati alle due ruote. Tra queste figura un progetto, Treviso bike, che, mediante il noleggio di una bici elettrica, consente di scoprire diversi itinerari che collegano Treviso a Jesolo, con l’aggiunta innovativa di un servizio di navetta effettuato in maniera continuativa, a fine percorso. Per saperne di più abbiamo intervistato Giovanni Dal Poz, che assieme ad Andrea Lenzini, è uno dei creatori di questa iniziativa.

Come è nato questo progetto di cicloturismo?

Da anni collaboro con Andrea Lenzini, in un negozio di biciclette. Recentemente abbiamo deciso di aprire una nuova sede dell’azienda per allargarci al noleggio. Unendo il suo sapere delle bici con la mia conoscenza di turismo e sostenibilità, vogliamo creare un’attività che guarda all’ecologico e al divertimento, sia sportivo che rilassante. Lo shop si colloca nei pressi dell’osteria Makallè sul Sile, dove abbiamo restaurato un vecchio mobilificio per farlo diventare un luogo, non solo di noleggio e partenza per i nostri percorsi ciclabili, ma anche un posto che pensa alle famiglie, con angoli relax all’aperto.

Come si articola il percorso?

L’itinerario da Treviso parte dall’imboccatura della vecchia Greenway, e arriva fino al faro di Jesolo, dove i nostri clienti hanno la possibilità di mangiare e rilassarsi in un pub convenzionato. Al ritorno mettiamo a disposizione un servizio continuo di navette con aggancio biciclette, che offriamo gratuitamente grazie agli accordi con Green Energy. Lo stesso percorso può essere affrontato nel senso opposto, con la partenza da Jesolo e arrivo a Treviso, nel nostro shop. Ciò che abbiamo creato è una filiera che unisce il noleggio bici che forniamo noi, alla logistica, con supporto anche di guide, nella creazione di itinerari che possano essere una scoperta naturale e culturale in tutta la loro estensione.

Come siete organizzati per prenotazioni e noleggio attrezzatura?

Il nostro shop fornisce 120 biciclette di cui 80 muscolari e 40 con pedalata assistita. In aggiunta abbiamo anche delle cargo bike e aspettiamo l’arrivo di biciclette adatte al trasporto di persone con mobilità ridotta. Quest’ultimo sarà un prodotto che vogliamo fornire gratuitamente alle scuole o agli istituti per anziani. Nel delineare questo itinerario ciclistico tra Treviso e Jesolo, ci siamo fatti ispirare dal concetto delle grandi ciclabili europee come la Dobbiaco-Lienz, ricalcando quel modello con bici di alta gamma che coprano tutte le esigenze dal bambino al cargo. Le prenotazioni inoltre avvengono tutte online, dove una persona può scegliere la propria bici, dimensione e tipologia recandosi in negozio solo per il ritiro. Grazie alle promozioni sui social e all’aumento dell’attività ciclistica, contiamo già a oggi un gran numero di interessati. In conformità poi alle direttive sanitarie, ci occupiamo di igienizzare e rendere sicure tutte le nostre attrezzature e luoghi pubblici utilizzati.

Cosa ne pensate del fenomeno sempre più forte legato al cicloturismo e in generale al turismo slow?

Viviamo in una zona che sicuramente gode di una forte propensione al cicloturismo, tra Veneto e Friuli si ha una delle più alte concentrazioni di club, ciclabili e appassionati di cicloturismo. Con la pandemia, siamo stati colpiti per lo più sul target stranieri e sicuramente il turismo dovrà guardare più ad attirare turisti, ecco perché tantissimi tour operator stanno già convertendo i loro pacchetti verso l’incoming del cicloturismo. Per rendere l’esperienza dell’itinerario ancor più personalizzabile e legata al concetto slow, diamo la possibilità di scegliere tra i vari percorsi che abbiamo tracciato, anche per poter visitare qualcosa in vari punti di interesse. In tutto ciò ci appoggiamo anche a Koomo, un’app tedesca, che permette il tracciamento di percorsi sportivi e di creare itinerari con anche la cartografia.

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