Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
La vita di Tina Anselmi in un film
Lunedì a Castelfranco, martedì in televisione con la coproduzione Rai Fiction e Bibi Film, firmata dal regista Luciano Manuzzi
“Tina Anselmi, una vita per la democrazia” è il film in co- produzione Rai Fiction e Bibi Film con la regia di Luciano Manuzzi che andrà in onda martedì 25 aprile su Rai Uno in prima serata. Lo stesso film sarà proposto, in anteprima, lunedì 24 aprile, alle ore 20.45, al teatro Accademico di Castelfranco Veneto, città natale dell’esponente politica.
Gli interpreti principali della pellicola sono Sarah Felberbaum (Tina Anselmi, nella foto), Benedetta Cimatti (Francesca Meneghin) e il veneto Andrea Pennacchi (Ferruccio Anselmi, il papà di Tina).
Sul set, nella parte delle sorelle di Tina, Gianna e Maria Teresa, le nipotine Viola e Giorgia Magrin, di Castelfranco Veneto.
Il film racconta la vita di Tina Anselmi, a partire dal suo impegno, da giovanissima, nel mondo cattolico, poi nella Resistenza e, subito dopo nella Corrente sindacale cristiana (l’embrione di quella che sarà la Cisl) tra le lavoratrici delle filande di Castelfranco Veneto; infine, la sua attività politica con la Democrazia cristiana, fino agli incarichi di Governo (fu la prima donna ministra) e alla presidenza della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2.
Il film racconta di una Tina Anselmi molto legata al Veneto, sempre in contatto con il suo territorio anche tramite l’amica Francesca Meneghin (novantacinquenne di Vittorio Veneto) con la quale prima condivide, in parallelo, la militanza sociale nel mondo cattolico, nella lotta partigiana e quindi nel sindacato e con la quale, una volta eletta alla Camera, manterrà una stretta collaborazione nell’attività parlamentare a favore dei lavoratori.
La sceneggiatura è tratta dai volumi curati da Mauro Pitteri ed editi da Cisl Veneto “La giovane Tina Anselmi” che ha ottenuto l’apprezzamento del presidente Mattarella e “Tina Anselmi per donne”, presentato lo scorso anno alla Camera dei deputati.